Catania, via Sant’Euplio nel degrado tra buche, marciapiedi pericolosi e caos. Comitato Terranostra: “Necessaria riqualificazione”

Catania, via Sant’Euplio nel degrado tra buche, marciapiedi pericolosi e caos. Comitato Terranostra: “Necessaria riqualificazione”

CATANIA – Parcheggio selvaggio, marciapiedi pericolosi, bivacchi e traffico caotico nelle ore di punta: questi sono solo alcuni dei problemi che abitanti e commercianti di via Sant’Euplio hanno sottoposto all’attenzione del comitato spontaneo “Terranostra” nel corso dell’ultimo sopralluogo.

Qui, a pochi passi dalla centralissima via Etnea e tra piazza Stesicoro e piazza Roma, le idee e le proposte per riqualificare la zona non mancano: in particolare, un componente del comitato, Carmelo Sofia, ribadisce la necessità di attivare in questa strada un progetto di completo e duraturo recupero.

Tutte le iniziative, secondo quanto comunicato dal comitato, vanno naturalmente discusse attraverso una conferenza dei servizi alla presenza di tutti i soggetti interessati, tra cui anche l’assessore alla Mobilità, Giuseppe Arcidiacono, per gettare le basi necessarie a rendere più vivibile, sicura e decorosa via Sant’Euplio.

“Questo è un piano di rilancio di cui deve farsi promotore il sindaco Salvo Pogliese – afferma Terranostra –. Un piano di rilancio che tenga conto della vivibilità del territorio, e della sua forte vocazione commerciale, ma al tempo stesso non trascuri le esigenze degli abitanti della zona che lamentano passaggi pedonali pieni di buche e avvallamenti. A tutto questo va aggiunto un piano di riqualificazione della Galleria di Sant’Euplio che attualmente offre riparo a molti senza tetto.

“Le persone che hanno il diritto di condurre una vita più dignitosa di quella attuale”, sostiene Carmelo Sofia, che propone di coinvolgere le associazioni di volontariato per aiutare queste persone “che non possono continuare a sopravvivere in queste condizioni”.

Allo stesso tempo, secondo il comitato spontaneo, è fondamentale cominciare un progetto di recupero strutturale dell’intera area al chiuso, affidando la Galleria ad artisti catanesi per farne la location di mostre permanenti e proteggendola dagli attacchi vandalici con un sistema di videosorveglianza.