CATANIA – Nel quadro delle direttive operative del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania, che ha disposto un’intensificazione dei servizi di contrasto ai furti su autovetture, i militari del Nucleo Investigativo hanno arrestato un 42enne catanese, già noto alle forze dell’ordine e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma. Resta ferma, in ogni fase, la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.
Tenta furto su auto in pieno centro
L’operazione si è svolta nella tarda serata, durante un servizio di osservazione in abiti civili, con pattuglie a bordo di un veicolo con targhe di copertura impegnate nel centro cittadino, in particolare nelle aree a elevato traffico veicolare e nei pressi delle zone di sosta.
Intorno alle 23:00, lungo viale XX Settembre, i militari hanno notato un uomo intento a trafficare all’interno di una Mercedes parcheggiata. Alla vista degli operatori, ha cercato di nascondersi sotto il cruscotto, chiaro indizio di un furto in corso. Gli agenti hanno immediatamente rilevato che il deflettore posteriore destro del veicolo era infranto e l’interno dell’auto completamente in disordine. È scattato così il blocco e il fermo dell’uomo.
Nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno trovato uno zaino nascosto sotto il sedile lato passeggero, contenente attrezzi da scasso, tra cui un martelletto frangivetro e una serie di chiavi a forchetta. In tasca, l’uomo aveva anche una carta di credito e una carta carburante intestate ad altri, delle quali non ha saputo giustificare il possesso.
Durante l’attività, è emerso anche il danneggiamento di una Fiat 500X, parcheggiata accanto alla Mercedes, con il deflettore infranto e l’abitacolo rovistato, a conferma della serialità del reato.
Attraverso la collaborazione con la Centrale Operativa, i Carabinieri hanno accertato che il soggetto era già stato denunciato per fatti analoghi il mese precedente, circostanza per la quale era stato sottoposto all’obbligo di firma.
Alla luce degli indizi raccolti, da verificare nelle sedi competenti, l’uomo è stato arrestato in flagranza con le accuse di tentato furto aggravato e possesso illecito di strumenti di pagamento. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto, disponendo per l’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari.