CATANIA – La polizia di Catania ha arrestato il pregiudicato catanese Gianluca Patti, 29 anni, per detenzione illegale di armi da fuoco clandestine e munizionamento e per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e marijuana. Nel pomeriggio dello scorso 10 maggio, nell’ambito di mirati servizi finalizzati al contrasto delle attività di spaccio nel rione Librino, gli agenti hanno notato un giovane che si è allontanato frettolosamente dal luogo in cui si trovava per introdursi all’interno di una palazzina di edilizia popolare.
Il suo comportamento anomalo ha destato negli agenti il sospetto che fosse una “vedetta” e che fosse rientrato nel palazzo per avvisare qualcuno che già si trovava all’interno dell’arrivo della polizia e così si è deciso di seguirlo, entrando nell’androne condominiale. Una volta dentro gli agenti hanno notato un ragazzo, successivamente identificato in Gianluca Patti, che si affacciava dal pianerottolo del terzo piano dello stabile, verosimilmente allertato dalla vedetta, per poi nascondersi subito dopo aver visto i poliziotti. Salite le rampe di scale è stato notato il 29enne mentre lasciava l’appartamento del terzo piano, dove era stato visto affacciarsi e salire verso i piani superiori facendo, temporaneamente, perdere le proprie tracce.
Nel frattempo, altro personale è giunto sul posto e ha eseguito una perquisizione nell’appartamento dal quale Patti era uscito, dove sono state ritrovate, nascoste in una mensola della libreria, una pistola marca “Beretta”, calibro 6,35, con matricola abrasa, munita di relativo caricatore con 8 cartucce, e una pistola a tamburo, calibro 38 Special, con all’interno 6 cartucce. Inoltre, nell’appartamento era stato allestito un laboratorio artigianale per lo spaccio di sostanze stupefacenti, munito di un efficiente sistema di videosorveglianza per il monitoraggio dell’intero perimetro della palazzina, oltre alle aree condominiali interne.
Sul “tavolo da lavoro”, invece, erano stati abbandonati due involucri contenenti cocaina del peso complessivo di 11 grammi circa e un altro in cellophane contenete marijuana dello stesso peso, oltre a bilance di precisione e altro svariato materiale per il confezionamento.
Durante un attento sopralluogo dello stabile, altro personale ancora ha intuito che il 29enne fuggito dall’appartamento del terzo piano doveva trovarsi ancora all’interno dello stabile, in quanto l’unica via di fuga all’esterno era rappresentata dal portone d’ingresso del condominio. Pertanto, tutto l’edificio è stato circondato, messo in sicurezza e, dopo una breve ricerca, Patti è stato trovato nell’appartamento del quarto piano, sovrastante quello in cui erano state ritrovate la droga e le armi. Compreso di essere stato scoperto e riconosciuto, ha ammesso le proprie responsabilità senza opporre resistenza. Una volta eseguite le formalità di rito, è stato condotto nel carcere di piazza Lanza a Catania, a disposizione dell’autorità giudiziaria.