CATANIA – “Enunciazioni, conferme, smentite e contraddizioni, fra i due presidenti che hanno governato e governano I’Amt Spa (Socio Unico Comune di Catania), ieri l’avvocato La Rosa, oggi l’avvocato Bellavia, mentre l’azienda, quasi inesistente, rispetto al livello deficitario del servizio pubblico reso ai cittadini catanesi, si trova in uno stato pressoché comatoso”, dichiara Giovanni Lo Schiavo, segretario regionale della Fast Confsal a pochi giorni dalla nomina del nuovo vertice dell’Azienda Metropolitana Trasporti.
Lo Schiavo prosegue con l’elenco dei problemi che l’azienda ha dovuto affrontare negli ultimi tempi, molti dei quali ben noti anche alla cittadinanza: “Dipendenti alle prese sempre con le solite ataviche problematiche, che vanno dai turni di lavoro alla carenza dei mezzi, alla soppressione di corse, alle aggressioni che con sistematicità si susseguono, all’incertezza sul futuro fino alla una carenza di liquidità, che mette in pregiudizio l’acquisto di materiale di ricambio per l’ordinaria manutenzione, a scapito della regolarità e dell’efficienza del servizio”.
In relazione ai disagi dell’Amt, il segretario della Fast Confsal rivela anche che sarebbero arrivati circa 40 nuovi mezzi da utilizzare per migliorare il sistema di trasporti pubblico del capoluogo etneo, che non sarebbero ancora stati immatricolati.
Il sindacalista reputa che il dibattito tra le ultime due amministrazioni dell’azienda di trasporti risulti piuttosto sterile e poco finalizzato al benessere della società: “Solitamente, in un città normale e in una condizione di confronto e dibattito politico, anche se acceso nei toni, ma costruttivo nella sostanza, quando il presidente di una Partecipata passa la mano all’altro che subentra, solitamente i due fanno il punto della situazione fra le cose fatte e si confrontano su quello che ancora vi sarebbe da fare, nel superiore interesse pubblico e dei lavoratori, non fosse altro per dare un senso all’impegno profuso e a quello che si vorrebbe profondere”.
“Nella nostra città, invece, non funziona cosi. Le sorti di un’azienda, come nel caso dell’Amt Spa, vengono strumentalizzate da chi ha fatto bene e da chi probabilmente, qualcuno spera, non saprà fare”, dichiara il segretario della Fast Confsal.
“Auspico, tuttavia, che almeno i lavoratori dell’Amt Spa, quanto prima, prendano coscienza di quando sta accadendo e dell’incertezza del futuro che li aspetta, e si facciano trovare pronti a una grande mobilitazione che la nostra organizzazione sindacale sta preparando, magari in concomitanza di un prossimo sciopero che proclameremo”, così conclude la sua dichiarazione Giovanni Lo Schiavo, annunciando la possibilità dell’inizio di una nuova ondata di proteste nel caso in cui l’avvocato Bellavia non riesca a risollevare le sorti dell’Amt.