Catania, dramma familiare a Picanello: continue violenze sulla moglie, la figlia piccola chiama la polizia

CATANIA –  Durante la mattinata di ieri, la sala operativa della Questura ha risposto a una chiamata giunta sulla linea di emergenza 112 NUE nella quale una bambina impaurita richiedeva l’intervento della Polizia di Stato per una violenta lite in famiglia in cui, ha raccontato, il padre aveva danneggiato i mobili e i suppellettili di casa.

Tre volanti si sono precipitate sul posto, un’abitazione del quartiere Picanello, dove gli agenti intervenuti hanno appurato che, al culmine dell’ennesima lite familiare, per futili motivi, tra moglie e marito – peraltro, avvenuta in presenza della stessa bimba che aveva telefonato – l’“uomo” aveva perso il controllo mandando in frantumi mobili e suppellettili scaraventati ovunque, arrivando a colpire la moglie in fronte con un mazzo di chiavi.

In casa, i poliziotti hanno fatto intervenire anche personale della Polizia Scientifica per effettuare i rilievi fotografici e documentare la distruzione causata dalla furia dell’”uomo” e gli indumenti sparsi in tutta la casa.

La vittima, che presentava un graffio in fronte, in sede di denuncia ha riferito che queste liti andavano avanti da anni, anche di fronte alle figlie, e che spesso sfociavano in aggressioni fisiche ai suoi danni, ma mai aveva denunciato il marito o fatto ricorso a cure mediche.

Il denunciato, un pluripregiudicato, è stato condotto in Questura dove è stato denunciato per il reato di maltrattamenti in famiglia; successivamente, ha spontaneamente lasciato l’abitazione familiare.

In via cautelativa, in applicazione dell’art. 39 TULPS, gli agenti hanno anche ritirato un manganello rinvenuto sul divano di casa.

Di tutta l’attività svolta è stato informato il PM di turno, secondo quanto previsto dalla direttive in materia di cd. “Codice Rosso”, dettate dalla locale Procura della Repubblica.