Catania, cavalcavia pericoloso su VIII strada della Zona Industriale. Ugl: “Temiamo che qualcuno si possa fare davvero male”

CATANIA – Monta la rabbia dei lavoratori della Zona Industriale di Catania che, ancora una volta, denunciano lo stato di pericolosità del ponte dellVIII strada.

Poco più di un mese fa avevamo lanciato l’ennesimo allarme sul rischio elevato che corre chi si trova a percorrere la strada sopraelevata e, ieri, dopo la bufera di pioggia e vento che si è abbattuta nell’area nelle prime ore del mattino, è saltata anche quel poco di barriera che era stata realizzata da oltre due anni con mezzi di fortuna – dicono Angelo Mazzeo e Carmelo Giuffrida, che da segretari provinciali, rispettivamente delle categorie Metalmeccanici e Chimici della Ugl, dal 2016 chiedono di intervenire per la sicurezza stradale –. Non è affatto tollerabile che, in quattro anni, l’unico provvedimento adottato da chi di competenza sia stato quello di mettere alcuni new jersey e una palizzata a protezione della carreggiata.

Una situazione talmente precaria che in più occasioni è saltata via, venendo integrata con altri mezzi di rattoppo come le transenne. Il tutto per non fare quel minimo di lavori necessari, visto che il ponte a quanto pare sia stato considerato agibile, diversamente rispetto a quello che noi immaginavamo avendone chiesto l’abbattimento. Temiamo che con il perdurare di queste condizioni qualcuno possa farsi davvero male, specialmente di notte e con condizioni meteo non buone”.

Quello del cavalcavia non è certo lunico dei problemi.

“Ci sono buche che, dopo le piogge degli ultimi giorni – concludono Mazzeo e Giuffrida –, sono diventate voragini rappresentando un pericolo per chi si trova a transitare nelle strade della Zona Industriale. Si assiste quotidianamente a incidenti autonomi a causa della non perfetta regolarità del manto stradale e sinistri potrebbero capitare anche a chi percorre i vari marciapiedi, e in particolare quello a fianco la STMicroelectronics che presenta botole non coperte come dovrebbe normalmente essere. In buona sostanza, la nostra area produttiva sta prendendo le forme di un campo di guerra.

Apprezziamo la buona volontà sulle opere da realizzare, ma come ci chiedono tutti i giorni i lavoratori quello che serve sono le manutenzioni ordinarie, una costante attenzione nei confronti di ciò che è diventato un grande problema per la città. Ci appelliamo all’amministrazione comunale, perché sulla nostra area produttiva e particolarmente della strada dove si trova il famigerato ponte (che per noi va di nuovo monitorato considerato che è transitato anche da automezzi pesanti) c’è in ballo l’incolumità di chi ci passa. Lanciamo quindi questo sos perché il tempo è scaduto e chi opera nella Zona Industriale ha finito la pazienza”.

Redazione

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