Catania, è bufera per Cittadella della polizia. Sottoterra ci sarebbe una bomba ecologica

Catania, è bufera per Cittadella della polizia. Sottoterra ci sarebbe una bomba ecologica

CATANIA – Rifiuti tossici sottoterra. Scoppia la polemica intorno alla Cittadella della polizia. A scoperchiare la pentola bollente è stata la ditta che ha vinto l’appalto per la realizzazione del primo stralcio di lavori. Avrebbe certificato, infatti, che sotto l’area che dovrebbe ospitare i nuovi uffici della Questura a Librino ci sarebbe una bomba ecologica: una discarica di rifiuti fra viale Nitta e viale Bonaventura.

La notizia sta scatenando non poche reazioni e i primi ad essere preoccupati sono i cittadini che vivono nella zona.

“Il rischio che Librino ospiti una bomba ecologica, una discarica piena di amianto e rifiuti pericolosi, ci preoccupa fortementespiega Giuseppe Berretta, deputato nazionale del Partito Democratico – in primo luogo per la tutela della salute dei cittadini ma anche per la fattibilità e i tempi di realizzazione del centro polifunzionale che dovrebbe ospitare la nuova Questura: un’opera attesa da ben dieci anni. Chiediamo chiarezza al Comune e alla Prefettura” e aggiunge “nei mesi scorsi ho incontrato il Prefetto Federico per capire quali fossero le reali ragioni che non stanno facendo partire il progetto. Se risultasse vero che all’origine dei ritardi c’è l’esistenza di una pericolosa discarica, dove per anni sarebbero stati sotterrati rifiuti di ogni genere e persino materiale cancerogeno e centinaia di chili di lastre di amianto, sarebbe grave la mancata messa in sicurezza della zona a tutela della salute dei cittadini”. 

Certo qualcosa di strano c’è, se si pensa che il progetto avviato nel 2004, venne finanziato con fondi nazionali per 30 milioni di euro, solo per il primo lotto.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Siap, Sindacato italiano appartenenti polizia che incalza: “Catania raggiunge un altro triste primato? Tra furti, rapine e altro aggiungiamo sprechi e mancate realizzazioni. Tutto questo a discapito dei cittadini che pagano fior di quattrini per mantenere la sicurezza in città e i poliziotti subiscono l’insalubrità dei luoghi di lavoro decadenti e pericolosi oltre alle giuste critiche degli utenti”.