CATANIA – Ad aprile i carabinieri della compagnia di Giarre hanno trovato un vero e proprio arsenale da guerra nel suo garage e per questo avevano sequestrato tutto, ma la faccenda ha avuto diversi risvolti fino ad oggi.
Stiamo parlando di quanto accaduto in casa del pensionato Giuseppe Gulisano che nascondeva nel garage dei casa in Corso Europa a Riposto, pistole, armi da guerra, fucili, carabine e numerosissime munizioni, che gli sono costati una condanna in abbreviato a 4 anni e 4 mesi di reclusione.
Dagli gli accertamenti tecnici compiuti nei laboratori del ris alle armi, è rinvenuto che una pistola Luger P08, usata durante la seconda guerra mondiale, una Beretta, una Marca Reck, una Colt a tamburo ed una 357 Magnum erano ancora funzionanti. Si tratta di un grosso numero d di armi che, nonostante la sua incensuratezza, ha fatto subito pensare a collegamenti con la criminalità organizzata.
Da li sono iniziati gli interrogatori per scavare a fondo nella vicenda.
Durante il primo interrogatorio, l’uomo ha affermato di aver trovato le armi in un campo agricolo; versione che, però, ha modificato durante il secondo colloquio davanti al gup di Catania, Pietro Currò. Nel corso del secondo interrogatorio, infatti, l’anziano ha dichiarato di non essersi recato nel garage per mesi, fino a quando un giorno sotto sollecitazione della moglie, vi sarebbe tornato per riporre venti cardellini in gabbia.
Così, proprio in quell’occasione, avrebbe trovato le armi, ma non avrebbe sporto denuncia solo per paura. Inoltre, il legale dell’assistito, Francesco Trombetta, ha asserito nella sua arringa che sarebbe mancato l’elemento psicologico, in quanto l’uomo sarebbe stato all’oscuro della presenza di quelle armi. Sebbene il giudice non sia rimasto convinto della versione, l’anziano è stato assolto dal reato di ricettazione, come richiesto dalla difesa.
Come se non bastasse, i carabinieri hanno trovato anche 11.500 euro di banconote di grosso taglio e gioielli in oro, per un totale di 250 grammi.
Nei mesi scorsi, il denaro era già stato dissequestrato e adesso il giudice ha disposto anche la restituzione dei gioielli, poiché di proprietà del pensionato. L’uomo ha già scontato sei mesi e ora potrebbe ottenere l’affidamento in prova ai servizi sociali.