CATANIA – Si tratta “dell’ennesima dimostrazione di inciviltà da parte di quanti non amano la propria città e tanto meno tengono all’efficienza del trasporto pubblico urbano a Catania“.
Giovanni Lo Schiavo, presidente regionale della Fast Confsal, commenta così l’aggressione subita dal mezzo Amt della linea 726 preso a pietrate: “Una storia atavica che con sistematicità si ripete a scapito dell’incolumità pubblica e di quella del conducente stesso che ogni giorno esce da casa per andare a lavorare e poter sostenere con dignità la propria famiglia , aggrovigliato fra il caos cittadino e l’ineducazione degli automobilisti“.
Per lo Schiavo si tratta di “un ulteriore sfregio all’azienda pubblica di trasporto che fra mille difficoltà cerca di migliorarsi , grazie e soprattutto al contributo reso dai suoi lavoratori“.
E aggiunge: “Come sindacato, non possiamo fare altro che essere vicini al lavoratore interessato al triste episodio occorso l’altra notte sulla linea 726 , come non possiamo fare altro che sensibilizzare ancora una volta le istituzioni a vigilare ancor di più il territorio e soprattutto i quartieri maggiormente degradati di Catania. Auspichiamo che il nuovo sindaco, quanto prima, fra tutte le questioni aperte, si possa occupare anche della mobilità catanese e con essa, in particolar modo dell’Amt Spa, partecipata del Comune di Catania, magari, promuovendo un tavolo tecnico di confronto con i sindacati di categoria. L’Amt Spa, non deve rimanere la cenerentola del tpl a Catania, ma deve competere e potersi integrare in maniera sana e produttiva con la Circumetnea che per fortuna, ancora oggi, è sotto l’egida del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, tramite un proprio gestore“.