Aeroporto Catania, lavori in stand-by da undici anni: il rebus del Terminal A

Aeroporto Catania, lavori in stand-by da undici anni: il rebus del Terminal A

CATANIA – Nubi e ombre aleggiano sui lavori al Terminal A dell’aeroporto di Catania Fontanarossa. Se poi si considera l’episodio accaduto poche settimane fa, culminato con un vasto incendio che ha danneggiato in lungo e in largo l’area prima menzionata, sorgono incertezze per quanto riguarda la fluidità del traffico aereo in tutta la Sicilia.

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha recentemente rinnovato la sua richiesta per la riapertura del suddetto settore aeroportuale catanese, sottolineando l’urgenza dell’avvio delle opere strategiche attese da ben undici anni.

Aeroporto Catania e quei lavori attesi da undici anni

Urso ha sollecitato il presidente dell’ENAC, Pierluigi Umberto Di Palma, per effettuare verifiche riguardo al rispetto degli impegni assunti dal concessionario sulla struttura cruciale per gli spostamenti da e per l’Isola.

Il contratto di programma 2012-2014 prevedeva già una ristrutturazione del TerminalMorandi“, ma a distanza di 11 anni, “non esiste ancora un progetto approvato da ENAC, esecutivo e cantierabile“. Inoltre, nonostante fossero previsti 36 milioni di investimenti per il Terminal A nel 2022, ne sono stati spesi solo otto. Questa situazione suscita il legittimo dubbio che il Terminal A non sia adeguato a gestire il previsto traffico di 10,6 milioni di passeggeri nel prossimo anno 2024.

Urso chiede, pertanto, di considerare le conseguenze di questa situazione e di valutare la sostenibilità dell’attuale struttura del terminal rispetto ai volumi di traffico in crescita.

Il disappunto del ministro Urso verso il presidente e amministratore della SAC

Adolfo Urso ha espresso il suo disappunto in maniera decisa anche nella lettera indirizzata alla presidente di SAC, Giovanna Candura, e all’amministratore delegato, Domenico Torrisi. Tuttavia, ha sottolineato la disponibilità del Ministero a fornire un utile contributo per lo sviluppo di un’infrastruttura aeroportuale che è vitale per tutta l’isola.

Urso ha definito “irragionevole” che nonostante la realizzazione di ingenti investimenti a pochi chilometri di distanza, il sistema aeroportuale di Catania sia costretto ad affrontare un così significativo deficit infrastrutturale che lo rende sempre più inadeguato a soddisfare la crescente domanda di traffico.

Urgono soluzioni immediate per gestire la domanda di traffico al Terminal A

In conclusione, il ministro Urso ha insistito sull’importanza di prendere azioni immediate per riaprire il Terminal A e avviare le necessarie opere strategiche, affinché l’aeroporto di Catania possa adeguarsi adeguatamente alla crescita del traffico e svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’intera isola.