CATANIA – La somministrazione di nutraceutici nei bambini può supportare e aumentare le difese immunitarie dell’organismo, ma anche ridurre la durata e la gravità dei sintomi legati a raffreddore e influenza, compreso il Covid-19, e prevenire l’insorgenza di gravi complicanze.
È quanto emerge da numerose ricerche e studi clinici che hanno dimostrato l’efficacia di numerose terapie a base di prodotti naturali o integratori alimentari con azione immunostimolante e antivirale.
Evidenze cliniche che stanno al centro dello studio dei ricercatori dell’Università di Catania dal titolo “Nutraceuticals in the Prevention of Viral Infections, Including COVID-19, among the Pediatric Population: A Review of the Literature” pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “International Journal of Molecular Sciences“.
Lo studio porta la firma dei ricercatori e pediatri Giuseppe Fabio Parisi, Sara Santi e Maria Papale e del professore Salvatore Leonardi dell’UOC Broncopneumologia pediatrica del presidio “San Marco” dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Policlinico” (afferenti al Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale), di Giuseppe Carota e Mariarita Spampinato e del professore Michelino Di Rosa del Dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche, del professore Ignazio Barbagallo del Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute dell’Università di Catania e di Carlo Castruccio Castracani, laureato in Farmacia nell’ateneo catanese e oggi al The Children’s Hospital of Philadelphia negli Stati Uniti.
“Negli ultimi anni c’è stata una crescita dell’interesse scientifico per i nutraceutici che sono quelle sostanze nutritive negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute – spiegano i ricercatori -. I nutraceutici possono essere estratti e utilizzati come integratori alimentari o aggiunti agli alimenti e nel contesto della pandemia da Covid-19 hanno suscitato particolare interesse per le possibili proprietà antivirali.
Lo studio ha valutato le capacità antivirali di alcuni nutraceutici tra i quali il resveratrolo, l’esperidina, la quercetina, la lattoferrina e alcune vitamine – continuano i ricercatori -. Ad essi sono state attribuite azioni dirette sui virus o modulazioni del sistema immunitario sulla popolazione pediatrica e con possibili applicazioni contro il SARS-CoV-2.
I dati rassicuranti sulla sicurezza di queste molecole, in quanto non solo stati registrati effetti secondari significativi, ipotizzano il loro possibile utilizzo come coadiuvante nella prevenzione o nel trattamento di forme asintomatiche soprattutto nei bambini“, concludono gli autori dello studio.