GRAVINA DI CATANIA – L’emergenza Covid sembra essere ben lontana dall’essere finita e, oramai da mesi ci siamo abituati alle nuove misure e restrizioni assunte dal Governo, tra le quali il Green Pass. Tale misura è stata presa al fine di proteggere la popolazione dal virus e spingere alla vaccinazione.
Purtroppo, però, sembra che ancora per qualcuno tale misura sia difficile da digerire. A Gravina di Catania, Comune tra l’altro attualmente in zona arancione, i carabinieri del N.A.S. e della compagnia di Gravina di Catania, nell’ambito delle attività finalizzate all’attuazione delle disposizioni per il contenimento dell’epidemia, hanno svolto nel periodo dal 24 al 26 dicembre un servizio per il controllo della certificazione “Green Pass” per garantire il rispetto delle norme per la corretta profilassi dal virus e per il rispetto dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Naturalmente i militari del N.A.S. hanno maggiormente incentrato la loro attività nelle case di riposo della provincia, luoghi molto più a rischio di focolai e di eventuali vittime a causa delle fragilità delle persone ospitate. Sotto torchio, naturalmente, anche tutti quegli esercizi pubblici dove l’accesso è subordinato all’esibizione della certificazione Green Pass.
Proprio durante uno di questi accertamenti, i militari hanno trovato una dipendente che senza Green Pass operava in una casa di riposo del centro cittadino. Dopo gli accertamenti di rito, immediato il successivo e conseguente sanzionamento amministrativo, che ha riguardato anche la responsabile.
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