ITALIA – L’obbligo del Green Pass dovrebbe essere allargato a milioni di lavoratori dalla prima metà di ottobre.
I primi che avranno l’obbligo di certificazione verde per entrare al lavoro, saranno i dipendenti della pubblica amministrazione e quanti lavorano in luoghi dove è già necessario. La data ufficiale dovrebbe essere il 10 di ottobre, la stessa già indicata per i lavoratori esterni delle Rsa.
La data scelta è stata calcolata in base ai tempi per ottenere la certificazione, che solitamente viene rilasciato a 15 giorni dalla prima dose ed a chi è guarito negli ultimi nove mesi. L’alternativa è avere un tampone negativo, antigenico o molecolare, nelle 48 ore precedenti.
Oltre ai dipendenti pubblici toccherà a titolari e lavoratori dei locali pubblici, dei trasporti a lunga percorrenza come treni, aerei, traghetti e bus interregionali, e come già avvenuto a quelli di palestre, piscine, circoli sportivi, cinema, teatri, sale concerti, sale da gioco, parchi tematici, fiere, eventi e convegni.
Un linea stretta voluta dai ministri Speranza e Brunetta, che puntano ad un ritorno in presenza della pubblica amministrazione per l’85%, cosa che può avvenire solo con una più ampia vaccinazione. Favorevoli a questa misura la maggior parte dei presidenti delle regioni.
Il Consiglio dei ministri varerà il decreto nei prossimi giorni, che dovrebbe arrivare subito dopo la riunione di giovedì mattina a Palazzo Chigi. Ancora in sospeso l’allargamento dell’obbligo alle aziende private, anche se la procedura potrebbe velocizzarsi.
Dubbi sul pagamento dei tamponi per i lavoratori che scelgono di non vaccinarsi, sul quale sono a confronto Confindustria, sindacati e governo. Per i sindacati non sono sufficienti prezzi calmierati e lo Stato non ha intenzione di pagarli perché sarebbe un disincentivo alla vaccinazione già escluso per altre categorie.
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