Emergenza Coronavirus a Catania, riduzione capienza dei mezzi di trasporto pubblico. Ugl preoccupata

Emergenza Coronavirus a Catania, riduzione capienza dei mezzi di trasporto pubblico. Ugl preoccupata

CATANIA – “Più controlli sul rispetto di quanto previsto dall’ordinanza del presidente della Regione Siciliana in materia di riduzione dei posti disponibili su tutti i mezzi di trasporto pubblici e privati”. Lo chiede a gran voce la Ugl di Catania a tutela degli utenti, ma soprattutto dei lavoratori a seguito dell’emergenza Coronavirus a Catania.

“Il trasporto di persone è uno dei settori più a rischio in questo momento in cui la diffusione del contagio da Covid 19 sta registrando un incremento considerevole anche nella nostra area metropolitana – dicono il segretario territoriale, Giovanni Musumeci, e il segretario provinciale della federazione Autoferrotranvieri, Giuseppe Scannella. Già ancor prima che iniziassero le attività scolastiche e le città si fossero tornate a popolare alla fine delle ferie estive, avevamo lanciato l’allarme sui potenziali pericoli rappresentati dal trasporto, principalmente quello pubblico locale. Oggi, di fronte anche alle notizie riguardanti la positività al Coronavirus di alcuni dipendenti delle autolinee pubbliche urbane ed extraurbane e del servizio di metropolitana etnea, non possiamo che confermare la fondatezza delle nostre forti preoccupazioni e il timore che, una mancata osservanza delle regole, possa essere altamente rischioso per il prosieguo delle attività”.

Un documento per la sicurezza era stato fatto, ma non si sa dove sia finito.

“Comprendiamo le difficoltà che devono affrontare – aggiungono Musumeci e Scannella – le aziende di trasporto pubbliche, per esempio, nel dover potenziare le linee interne per garantire un servizio efficiente per l’utenza nelle ore di punta, ma siamo allo stesso tempo consapevoli che non è possibile per il personale controllare la capacità di occupazione del mezzo a ogni fermata (il 50% dei posti a sedere e in piedi, per i quali il mezzo è omologato) e, magari, evitare di farsi contagiare. In questo senso, in ambito regionale in autunno era stato stipulato un Protocollo di sicurezza con maggiori elementi di garanzia per chi sui mezzi ci lavora e chi ne fruisce del servizio, ma non sappiamo che fine abbia fatto. Per questo ci rivolgiamo all’assessore regionale del Lavoro, Antonio Scavone, affinchè, con senso di responsabilità per il bene dell’intero settore, questo accordo venga immediatamente applicato. Come Ugl avvertiamo particolarmente il peso di questa fase e, per questo, facendoci carico del disagio e della preoccupazione dei dipendenti delle aziende coinvolte, ci rivolgiamo al presidente Musumeci, oltre che agli assessori regionali delle Infrastrutture, Marco Falcone, della Salute, Ruggero Razza, e dell’Economia, Gaetano Armao, ognuno per le proprie competenze, perché si arrivi a regole certe e alla loro osservanza ferrea.”

Immagine di repertorio