Catania, è morto il dottor Tino Mormina: ucciso dal Coronavirus dopo una vita in prima linea in ambulanza

Catania, è morto il dottor Tino Mormina: ucciso dal Coronavirus dopo una vita in prima linea in ambulanza

CATANIA – Lutto nel mondo sanitario e del 118 di Catania, si è spento – a causa del Coronavirus – il dottor Tino Mormina. Una vita in prima linea, per gli altri e con il prossimo, conosciuto e apprezzato negli ambienti dell’ospedale Garibaldi e non solo.

Il dottor Mormina è l’ennesima vittima del Covid-19, insieme ad altro personale medico che negli ultimi mesi non ce l’ha fatta. Ricordiamo di recente il dottor Franco Cannizzo, spirato nelle scorse ore alcuni giorni dopo il decesso della moglie, entrambi noti per un laboratorio di analisi a Vittoria (Ragusa), o l’infermiera Cinzia Grillo, 58 anni, e operativa nei locali del Policlinico di via Santa Sofia, a Catania. E ancora, non per ultimo, il farmacista Antonio Pampallona, sempre dell’hinterland catanese.

Tanti i messaggi di cordoglio per chi il medico del 118 lo conosceva bene. Come Massimiliano, che scrive: “Non ho parole per esprimere la profonda tristezza che sento dentro. Rimarrai sempre nel mio cuore, orgoglioso di averti conosciuto. Riposa in pace grande amico mio, un bacio“. “Ciao grande uomo, dottore brillerai in cielo R.I.P.“, scrive Giuseppe.

E ancora Paolo: “Ciao grande Doc, è stato un grandissimo onore conoscerti e lavorare con te… hai lottato con noi contro questo maledetto Covid-19 fino alla fine, non ti sei mai tirato indietro, pur sapendo che ciò ti avrebbe esposto a un grande rischio. Rimarrai sempre nei nostri cuori e guardaci da lassù. Rip“. A fargli eco, Maurizio, che il dottor Mormina lo ricorda così: “Ogni volta se ne vanno sempre quelle persone splendide che ti lasciano sempre un sorriso in qualsiasi luogo ti trovi d’intervento, anche faticoso, per il bene degli altri che soffrono. Riposa in pace dottore“.

Soltanto nelle scorse ore, sui social, anche per il dottor Mormina era stata diffusa una nota in cui si richiedeva urgentemente bisogno di plasma iperimmune. La richiesta di donazione era partita da un collega ma, purtroppo, si è rivelata vana.

Se una vita è spirata via, ce ne sono però ancora tante altre che possono essere salvate: la campagna di donazione per Maurizio Giustolisi, operaio della St Microelectronics di Catania, è ancora aperta. Il runner, così come tanti altri, ha bisogno di aiuto.