GELA – Era da poco iniziato un nuovo giorno e, probabilmente dopo avere trascorso un tranquillo sabato sera, stavano si stavano recando all’aeroporto di Catania.
Sulla statale 177 bis per Catania, a bordo di una LANCIA Y, viaggiavano i quattro componenti della famiglia Votadoro. Il padre sessantaquatrenne Rosario, la moglie cinquantasettenne Maria Reale, e le due figlie di ventisette e quindici anni.
Tutto procedeva tranquillamente e com’era già successo altre volte, stavano accompagnando la figlia maggiore, Valentina, a prendere l’aereo che l’avrebbe portata a Varese. È li che la giovane svolge il lavoro di infermiera.
E invece, in un attimo, le vite dei due coniugi sono state spezzate, con la stessa facilità con cui molte altre sono state interrotte sullo stesso tratto di strada.
Non sono valsi a nulla i tentativi di manovra per evitare lo schianto. Durante le prime luci dell’alba, sulla “strada della morte”, in senso opposto correva una Renault Clio. Guidava un ventenne che, con la sua vettura, a bordo della quale si trovavano anche tre giovani gelesi, ha probabilmente invaso l’altra carreggiata causando l’incidente.
Gravemente ferite risultano entrambe le figlie della coppia niscemese, una delle quali è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta mentre gli altri feriti, cinque complessivamente, sono stati trasferiti in diversi ospedali della zona.
Quante altre vite dovranno essere spezzate prima che venga fatto qualcosa per mettere in sicurezza un tratto di strada così pericoloso?
