Operazione “Boomerang”, autolavaggio come base per traffici illeciti di  droga: NOMI e FOTO degli arrestati – DETTAGLI e VIDEO

Operazione “Boomerang”, autolavaggio come base per traffici illeciti di droga: NOMI e FOTO degli arrestati – DETTAGLI e VIDEO

GELA – All’alba di oggi i carabinieri del comando provinciale di Caltanissetta, a Gela e nelle province di Milano, Ragusa, Treviso, Agrigento e Siracusa, con la collaborazione dei militari dell’Arma di quei comandi provinciali e il supporto di unità cinofile, eliportata e dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori Sicilia”, hanno dato esecuzione a 16 misure di custodia cautelare e numerose perquisizioni.

L’attività d’indagine, avviata nel 2017 dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Gela e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Caltanissetta, attraverso un’indagine di tipo tradizionale e successivi accertamenti tecnici, ha permesso di acquisire elementi indiziari gravi e univoci in ordine all’esistenza e alla piena operatività di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di cocaina, marijuana e hashish nel territorio di Gela, facente riferimento alla figura di Giacomo Gerbino.

L’operazione, eseguita dal Reparto Territoriale dei Carabinieri di Gela è stata denominata “Boomerang” poiché, durante lo svolgimento dell’attività, a seguito della sicurezza espressa dagli appartenenti al sodalizio, certi di rimanere impuniti per lo svolgimento dei loro loschi traffici, gli stessi hanno visto invece ritorcersi contro di loro le proprie azioni criminose.

L’approfondimento dell’iniziale attività informativa ha consentito di delineare una parte dell’organigramma del sodalizio criminale e individuare, quali elementi cardine dello stesso Giacomo Gerbino e Salvatore Gambino, soggetti gravati da precedenti specifici, risultati entrambi promotori e organizzatori del gruppo criminale.

Coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica Caltanissetta, si è proceduto, quindi, a idonea attività tecnica volta a ricostruire le fila dell’intero sodalizio criminale. Le operazioni di monitoraggio hanno permesso di individuare, quale base operativa e luogo di riferimento del clan, un esercizio commerciale adibito a lavaggio auto, nel quale, Gerbino, fittiziamente impiegato, dirigeva e impartiva ordini ai sodali con la costante collaborazione di Salvatore Gambino. L’autolavaggio in questione era gestito da un affiliato, Giuseppe Celona, circostanza che costituisce ulteriore indice sintomatico di come l’organizzazione criminale fosse ben articolata e ramificata sul territorio.

“Core business” del sodalizio era l’intermediazione nell’acquisto di grosse partite di stupefacenti da veicolare e scambiare tra le piazze catanese, vittoriese e gelese: nello specifico Gerbino e Gambino percepivano lauti guadagni nell’opera di “brokeraggio”, mettendo altresì a disposizione propri corrieri di fiducia per il trasporto della droga. L’attività d’indagine ha fatto, altresì, emergere come l’associazione adoperasse l’intimidazione quale metodo per recuperare il denaro dai propri debitori, ai quali talvolta veniva ceduto stupefacente a credito. Tale compito veniva affidato a sodali ritenuti di maggiore caratura criminale.

I fornitori di stupefacente dai quali si rifornivano Giacomo Gerbino e Salvatore Gambino sono stati individuati nelle persone di Virgilio Terranova, Salvatore Valenti e Antonino Zito, operanti sul territorio di Catania, dai quali il clan si riforniva di cocaina e hashish, mentre i fornitori di marjiuana, identificati in Stefano Tummino, Salvatore Raniolo, inteso “Maurizio”, e Fortunato Vella, inteso “Alessandro”, operavano sul territorio di Vittoria.

Nel corso dell’attività sono stati inoltre effettuati alcuni recuperi a riscontro della rete di spaccio.

La figura promotrice e dominante di Giacomo Gerbino, visto l’alto profilo criminale, è risultata fondamentale anche a garantire la gestione degli equilibri con gli altri gruppi criminali operanti sul territorio gelese. Infatti, quando le condotte illecite dei membri del suo sodalizio creavano contrasti con gli interessi di altre consorterie, solo quest’ultimo, leader indiscusso del gruppo, era in grado di ristabilire gli equilibri e garantire la necessaria protezione ai membri appartenenti alla sua organizzazione.

La validità del quadro investigativo e degli elementi raccolti hanno consentito all’autorità giudiziaria nissena l’emissione di 16 misure di custodia cautelare eseguite quest’oggi dal N.O.R. – Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Gela con la collaborazione dei militari dell’Arma locale nei comuni di Vittoria, Augusta, Agrigento, Caerano di San Marco (TV), Mogliano Veneto (TV), Novate Milanese (MI) e Gela, nei confronti di:

-custodia cautelare in carcere:

  • Giacomo Gerbino, 46 anni;
  • Salvatore Antonio Gambino, 34 anni;
  • gaetano Renna, 36 anni;
  • Giuseppe Celona, 25 anni;
  • Bartolomeo Palmieri, 29 anni;
  • Salvatore Piva, 27 anni;
  • Carmelo Pelligra, 23 anni;
  • Giuseppe Iapichello, 28 anni;
  • Gianfranco Vasile, 30 anni;
  • Fortunato Vella, 39 anni;
  • Giovanni Tummino, 32 anni;
  • Virgilio Terrranova, 38 anni;
  • Salvatore Graziano Biundo, 39 anni.

arresti domiciliari:

  • Emanuele Iapichello, 51 anni;
  • Salvatore Raniolo, 43 anni.

Nell’ambito dell’attività è stato inoltre scoperta e denunciata in stato di libertà una donna, compagna di una degli arrestati, per concorso nel danneggiamento seguito da incendio di un’autovettura, episodio riconducibile a vicende e rivendicazioni personali.

Contestualmente sono state svolte anche 17 perquisizioni personali e locali nelle suddette località.

I soggetti coinvolti, dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di: associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, cessione, trasporto, detenzione illecita di stupefacenti in concorso e danneggiamento seguito da incendio.