NISCEMI – Quelle di oggi e di domai sarebbero dovute essere due giornate chiave per il Muos, per Niscemi e per tutti i suoi cittadini.
Il Consiglio di giustizia amministrativa aveva infatti predisposto un collegio di verificatori che avrebbero dovuto capire quanto pericolose fossero le antenne statunitensi per i cittadini.
E allora? E allora nulla di fatto, quando ogni cosa sembrava pronta per la prima storica accensione del Muos… tutto si blocca.
A fermare i lavori è una lettera di Maria Sabrina Sarto, docente alla Sapienza di Roma, e presidente del collegio, indirizzata al dirigente della Digos di Caltanissetta, risalente a lunedì 11, dove si legge che, prima di dare il via ai test, vanno prese tutte le misure precauzionali.
Inoltre è stato proposto, a seguito di una riunione con le autorità statunitensi, volta ad ottenere maggiori informazioni in merito al funzionamento della struttura, di accendere le antenne al minimo della potenza.
Ad oggi non si sa a che data sono stati rimandati i test e quali accorgimenti verranno presi, certo è che la situazione risulta abbastanza inquietante; inquietante per il fatto che a Niscemi decidano solo due giorni prima di voler “prendere tutte le precauzioni del caso“, che si svolgano ancora riunioni con esponenti statunitensi per poter capire al meglio il funzionamento del tutto e che in tutto questo marasma la Sarto non voglia rilasciare dichiarazioni in merito.
L’unica certezza che abbiamo è quindi che la caotica situazione tirerà ancora per le lunghe. La speranza è invece che, quando il progetto prenderà il via, nessun abitante di Niscemi dovrà pagare le conseguenze di tutte queste incertezze sulla propria pelle.