RAVANUSA – Il boato e dopo la tragedia. Sono ore interminabili, di estrema sofferenza, quelle che si stanno vivendo a Ravanusa, in provincia di Agrigento, dove – poco dopo le ore 20 di ieri – tra via Galilei e via Trilussa un’intera palazzina è crollata a seguito di una violenta esplosione.
Il tutto sarebbe stato causato, secondo i primi accertamenti, da una fuga di gas proveniente dalla tubatura di un metanodotto o dall’esplosione di una bombola, ipotesi quasi del tutto accantonata.
Si continua a scavare a mani nude tra le macerie, per individuare ancora eventuali dispersi e intanto il numero dei morti sale a 3, non è stata ancora individuata la quarta vittima contrariamente a quanto comunicato in un primo momento. Si tratta di Pietro Carmina, Enza Zagarro e Liliana Minacori.
Due donne, invece, sarebbero state trovate fortunatamente vive, Rosa Carmina e Giuseppina Montana, ma ancora all’appello mancano alcuni soggetti: 6 per l’esattezza.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, è stato immediatamente informato dell’accaduto e ha inviato sul posto il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, attivando tutte le organizzazioni di volontariato al fine di prestare soccorso.
Gli esponenti del mondo politico stanno già esprimendo la loro solidarietà per la tragedia di Ravanusa. Tra questi Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, Giuseppe Conte, a capo del Movimento 5 Stelle e Gianfranco Miccichè, presidente dell’ARS.
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Fonte foto e video: Dino Terrana – Facebook