Strage nel Mediterraneo, non c’era una bara per il piccolo Yusuf: arrivata solo questa mattina

Strage nel Mediterraneo, non c’era una bara per il piccolo Yusuf: arrivata solo questa mattina

LAMPEDUSA E LINOSA – Non c’era una bara per il piccolo Yusuf Ali Kanneh, il neonato di 6 mesi morto in seguito al naufragio di un gommone di migranti davanti alle coste dell’isola di Lampedusa (Agrigento) due giorni fa.

Lo conferma Ansa, che rivela che una bara delle dimensioni adatte per la vittima più piccola dell’ennesima tragica in mare in realtà sarebbe arrivata solo questa mattina.

Il piccolo era partito dalla Guinea assieme alla madre, le cui urla disperate al momento della strage risuonano ancora nelle orecchie di tutta la comunità lampedusana e degli utenti del web, dove sono stati diffusi dei video che riprendono la terrificante scena. La speranza di un futuro migliore si è trasformata nella morte più atroce di un piccolo innocente: inutile ogni tentativo di trarre in salvo il neonato, arrivato cadavere a Lampedusa. Sul posto, dopo l’Sos, sono intervenuti i volontari di Open Arms e la Guardia Costiera italiana, che hanno prestato i primi soccorsi ai sopravvissuti.

L’intera isola dell’Agrigentino piange la scomparsa di Yusuf, così come la morte di altre 5 persone che si trovavano con lui. Quella terra che il piccolo cercava di attraversare, inconsapevole dei pericoli di quell’ultimo viaggio, ospiterà la sua piccola bara nel cimitero locale una volta ottenuta l’autorizzazione da parte della Procura di Agrigento.

Fonte immagine: Facebook – Forum Lampedusa Solidale