Anche la Sicilia si unisce al lutto per la barbara esecuzione di Khaled al-Asaad

Anche la Sicilia si unisce al lutto per la barbara esecuzione di Khaled al-Asaad

Sicilia – Anche in Sicilia bandiere dei musei a mezz’asta. Questa la scelta dei comuni per ricordare l’archeologo siriano di 82 anni Khaled al-Asaad, decapitato dall’ISIS.

La proposta è stata lanciata a livello nazionale dal presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Piero Fassino. Quello che è accaduto ad al-Asaad, per 50 anni capo del sito archeologico di Palmira, ha dell’assurdo, come lo è tutta la ferocia assassina del movimento ISIS. Una tortura per costringerlo a parlare, per rivelare dove fossero nascosti alcuni tesori di Palmira. Un rifiuto non gradito ai miliziani, che hanno usato un metodo barbaro per ucciderlo: la decapitazione e, infine, lo scempio in luogo pubblico, con la testa appesa a un palo della luce e gli occhiali ancora in viso.

Tweet Fassino 

Ad appoggiare pienamente l’iniziativa è stato anche il ministro della Cultura Dario Franceschini, che sui social network ha lanciato il suo appello per onorare al-Asaad.

Tweet Francescini

Così, oggi, per esempio, al Castello Ursino e al Palazzo Platamone di Catania, come in altri luoghi di cultura, verranno esposte le bandiere a mezz’asta in segno di lutto. Anche perché, come ha evidenziato il sindaco Enzo Bianco, la cultura accomuna gente e popoli di mentalità e religioni diverse.

I vessilli a mezz’asta saranno esposti in tutt’Italia. Ad aderire, infatti, ci saranno anche altre città importanti, come Palermo (nel museo archeologico di Ustica), Roma, Milano, Pisa, Firenze e Torino.