LAMPEDUSA – Nella notte appena trascorsa sono stati soccorsi e sbarcati a Lampedusa 158 migranti.
Fra questi, 37, tra cui tre donne, sono stati intercettati dalla Guardia di Finanza a Cala Galera, mentre altri 36 sono stati bloccati a bordo di un barchino di 7 metri nelle acque portuali mentre stavano per raggiungere il molo.
Tutti i migranti hanno dichiarato di essere originari di Costa d’Avorio, Camerun, Siria, Mali, Guinea Conakry, Sudan, Somalia e Yemen.
Nel corso della giornata di ieri erano già arrivati sull’isola 216 persone con quattro imbarcazioni. All’alba di oggi, l’hotspot di contrada Imbriacola ospitava 748 persone, sfiorando il limite massimo. Per questo motivo, la Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 183 migranti sulla nave di linea Galaxy, che si dirigerà verso Porto Empedocle.
SBARCHI NO STOP: UN CADAVERE A BORDO DEL BARCHINO DIRETTO A LAMPEDUSA
Nella notte a cavallo tra lunedì e martedì, al largo di Lampedusa, la Guardia di Finanza e la Capitaneria in assetto Frontex hanno soccorso un barchino di 7 metri con 45 migranti a bordo, tra cui 7 donne.
Tuttavia, durante l’operazione di soccorso, è stato anche trovato un cadavere a bordo del barchino.
La polizia ha interrogato i compagni di viaggio dell’uomo deceduto, provenienti da Costa d’Avorio, Guinea Conakry, Senegal e Nigeria, per cercare di ricostruire le circostanze del tragico evento su quel natante proveniente da Sfax in Tunisia.
Inoltre, durante la stessa notte, è stato anche soccorso un altro barchino alla deriva con 37 migranti a bordo, inclusi 5 donne e 1 minore, provenienti da Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Mali e Sierra Leone.
Complessivamente, 82 migranti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola, mentre il cadavere è stato trasferito nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana.
Nella giornata di lunedì, sull’isola di Lampedusa sono arrivate 848 persone su 17 imbarcazioni, mentre il giorno precedente, dopo 20 sbarchi, erano state 958.
La SIAP, a seguito del verificarsi di questa situazione complessa da tenere sotto controllo, sta valutando l’unica opzione disponibile, ovvero quella di presentare un esposto al Procuratore della Repubblica riguardo alle condizioni di lavoro dei poliziotti a Lampedusa, che violano la legge sulla sicurezza dei lavoratori, e per la quale la polizia non ha preso alcuna misura.
PESCHERECCIO TRAINAVA BARCA CON 11 MIGRANTI: 5 FERMI
Il 17 febbraio, la sezione operativa navale della Guardia di Finanza ha bloccato un peschereccio tunisino che trainava un’imbarcazione di ferro senza motore verso le isole Pelagie. Questo peschereccio era considerato la “nave madre”.
L’equipaggio del peschereccio, composto da 5 membri, è stato fermato con l’accusa di aver consentito l’ingresso irregolare in Italia di 11 migranti. Il G.I.P. ha convalidato i fermi e ha disposto la custodia cautelare in carcere per i 5 indagati.
Il peschereccio tunisino è stato intercettato in acque italiane grazie alla segnalazione di un velivolo dell’agenzia europea Frontex, che ha notato il traino di un piccolo natante in ferro.
In seguito all’allerta delle motovedette, il peschereccio è stato bloccato. Quando è stato fermato, l’imbarcazione che trainava non era vuota, ma era occupata da 11 tunisini e algerini, tra cui donne e bambini.