Pasqua: “Costo biglietti poibitivo. Rinuncio a tornare a casa”. La Sicilia a rischio il flop

Pasqua: “Costo biglietti poibitivo. Rinuncio a tornare a casa”. La Sicilia a rischio il flop

SICILIA – “Io vivo a Milano e per Pasqua desideravo tornare a Catania, dai miei parenti ma i prezzi dei biglietti aerei sono proibitivi. Per stare giù tre giorni devo pagare 457 euro. Ho rinunciato”.

A parlare è Carla, una ragazza catanese di 29 anni che lavora nel nord Italia. Ma come lei ci sono Roberta, Angela, Simone, Peppe e Marco. Quest’anno saranno in pochissimi coloro che trascorreranno le vacanze pasquali in famiglia. E probabilmente non rimane loro altro che vivere quelle due giornate insieme, almeno per farsi compagnia.

“Prezzi assurdi per i trasporti, collegamenti inesistenti. Insomma la nostra isola come dovrebbe vivere di turismo?”

Si prevede un week-end pasquale, dunque, da maglia nera per quanto riguarda la Sicilia. Tra l’elevato costo dei voli e gli hotel in difficoltà l’isola è esposta al grande flop stando alle stime degli esperti.

Vivere di turismo è dura nella nostra terra anche se proprio il turismo potrebbe rappresentare la svolta in una terra martoriata sotto molteplici aspetti. Ma anche in questo caso dovrebbe essere la macchina politica a mobilitarsi e invece… regna il silenzio come sempre.

Mancano i fondi, e ai costi vertiginosi dei biglietti aerei si aggiunge anche il rischio chiusura di diversi siti archeologici e musei presenti in Sicilia proprio nei giorni di Pasqua e Pasquetta, soprattutto a causa di carenza del personale.

Insomma un quadro molto poco edificante per un’isola che potrebbe vivere anche solo di questo.