Menfi, dal vino all’olio per spingere turismo e mercato

Menfi, dal vino all’olio per spingere turismo e mercato

MENFI – Accanto all’uva, l’oliva. In una città già conosciuta per la produzione delle varietà Inzolia, Catararatto, Grecanico, Nero d’Avola, ma anche Chardonnay, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, come quella di Menfi, parte l’incentivo all’ulivicoltura.

Una spinta che l’amministrazione locale ha deciso di imprimere per posizionare sul mercato una produzione secolare e meno sfruttata, che può diventare complementare al vino

Parte il censimento degli ulivi

A pochi giorni dalla firma del protocollo d’intesa “Olio su terra”, l’assessore all’Agricoltura del Comune di Menfi Franco Gagliano ha ufficialmente avviato il censimento di alberi di ulivo secolari, monumentali o di particolare pregio storico e culturale presenti sul territorio.

L’obiettivo, si legge nella comunicazione condivisa dall’amministrazione, è quello di creare dei percorsi naturalistici che non solo mettano in risalto il paesaggio olivicolo menfitano, ma che lo preservino e lo valorizzano, anche attraverso l’organizzazione di eventi specifici

Da “Olio su terra” lo sviluppo dell’olioturismo

Il protocollo “Olio su terra” (che ha permesso l’ingresso della città siciliana nell’associazione nazionale Città dell’Olio) coinvolge venti enti tra Menfi e Sciacca.

Fanno parte del progetto insieme al Comune di Menfi, i 4 frantoi del territorio (La Goccia d’Oro s.c.a, Oleificio Botta S.R.L, Frantoio Li Petri, GRAFILL SRL – Frantolio Casale), i principali produttori di olio locali (Ravidà Azienda Agricola S.R.L, azienda agricola di Ciaccio Saverio, azienda agricola Evo, azienda agricola Tenuta PupoRosso, tenute Katiù, Antica Riserva s.a.s. di Barbera Lillo & C) e due note cantine vitivinicole (Cantine Settesoli e Aziende Agricole Planeta). Sono nel partenariato le scuole cittadine (l’Istituto  Comprensivo “Santi Bivona”, I.I.S.S. “Don Michele Arena”, I.I.S.S. “Tommaso Fazello” – Liceo Scientifico “Archimede”, I.I.S.S. “C. Amato Vetrano”,) la Pro Loco, la Fondazione Inycon e anche la Lilt di Agrigento (Lega italiana lotta ai tumori).

A spiegarlo è lo stesso assessore comunale all’Agricoltura Franco Gagliano, che ha aggiunto: “Il protocollo prevede una serie di iniziative che avvieremo in autunno per lo sviluppo dell’olioturismo. Da qui la possibilità di valorizzare il prodotto attraverso escursioni, visite ai frantoi e sentieri da tracciare ex novo sul territorio. L’obiettivo è quello di far conoscere Menfi attraverso gli ulivi”. 

5 anni per sviluppare l’olioturismo a Menfi

“Olio su Terra” formalizza la collaborazione tra diversi partner per realizzare un programma di attività che spazia dall’educazione agroalimentare alla promozione della cultura dell’olio, includendo visite agli uliveti, degustazioni, mostre e iniziative solidali. Ogni anno i partner definiranno insieme le attività, con il Comune di Menfi responsabile del coordinamento.

La Fondazione Inycon garantirà il pagamento della quota annuale all’Associazione Nazionale Città dell’Olio, con il sostegno finanziario di varie aziende locali. Il protocollo avrà una durata di cinque anni e potrà essere soggetto a revisioni se necessario.

L’olio ha portato occupazione duratura

Chi ricorda la provincia di Agrigento solo per il vino, dimentica l’olio. “L’ulivo è presente da secoli un po’ su tutta la zona. Ci sono uliveti antichissimi e altri recenti perché nel frattempo la coltura dell’olio sta diventando complementare a quella del vino. Ci sono dei motivi per cui questo sta avvenendo – ha spiegato  l’assessore Franco Gagliano -: la produzione è meno onerosa, intendo potatura e raccolta; le aziende hanno più necessità di diversificare la produzione; dopo la vendemmia parte la raccolta delle olive, quindi il comparto sta contribuendo a creare occupazione per un periodo più lungo dell’anno”. 

Foto di Marco Centenaro da Pixabay