Inchiesta antimafia Passepartout, chiesti 20 anni di carcere per il boss Dimino e l’assistente parlamentare Antonello Nicosia

Inchiesta antimafia Passepartout, chiesti 20 anni di carcere per il boss Dimino e l’assistente parlamentare Antonello Nicosia

AGRIGENTO – I pubblici ministeri della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, Geri Ferrara e Francesca Dessì, hanno chiesto 20 anni di reclusione per Antonello Nicosia, ex collaboratore della deputata Giusi Occhionero (Italia Viva) e di Accursio Dimino, considerato il nuovo boss di Sciacca (AG) e recentemente tornato libero dopo due condanne per mafia.

I due sono i principali indagati nell’ambito dell’inchiesta antimafia Passepartout, eseguita dai carabinieri del Ros (Raggruppamento Operativo Speciale) nell’Agrigentino. Il blitz aveva rivelato una fitta rete di contatti tra i nuovi boss di Sciacca, agevolata dall’azione dell’ex collaboratore politico, attualmente accusato di associazione mafiosa.

Nicosia era stato precedentemente condannato per traffico di droga. Con la complicità di Dimino, avrebbe contribuito a gestire gli affari “loschi” della mafia agrigentina, trasmettendo messaggi all’interno e all’esterno delle carceri locali, e perfino a progettare un omicidio.

La parlamentare Occhionero era stata rinviata a giudizio per falso per le dichiarazioni rilasciate sul collaboratore indagato. Per i fratelli Luigi e Paolo Ciaccio, anche loro indagati, l’accusa ha proposto una condanna di 2 anni e 4 mesi per il primo e di 2 anni e 2 mesi per il secondo. Il prossimo 23 marzo sarà data la parola agli avvocati difensori.

Fonte immagine. ANSA – Igor Petyx