Infiltrazioni di Cosa nostra negli apparati dello Stato: convalidato il fermo di Antonello Nicosia

Infiltrazioni di Cosa nostra negli apparati dello Stato: convalidato il fermo di Antonello Nicosia

PALERMO – Emergono dagli apparati dello Stato delle infiltrazioni di Cosa nostra, allo scopo di sgravare “il rigore della detenzione dei mafiosi”.

Tra questi, il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo di Antonello Nicosia, ex collaboratore di una deputata e attivista radicale, e di Accursio Dimino, boss di Sciacca.

Non solo, sono stati accusati di favoreggiamento Luigi Ciaccio, Paolo Ciaccio e Massimo Mandracchi. Invece, al momento non è stata indagata la deputata Giusy Occhionero, la quale si sarebbe fatta accompagnare in carcere da Nicosia per visitare i boss.

Proprio Nicosia avrebbe progettato omicidi ed estorsioni con il boss di Sciacca; ma non solo, secondo la D.D.A. di Palermo sarebbe entrato nelle carceri di massima sicurezza con la deputata Occhionero, incontrando i boss e divulgando esternamente le informazioni.

Immagine di repertorio