Si apre uno spiraglio per i lavoratori 6 Gdo

Si apre uno spiraglio per i lavoratori 6 Gdo

CASTELVETRANO – Sì all’acquisizione di un ramo dell’azienda da parte di una piccola cooperativa; no alla proposta di rilevare tutta l’azienda da parte di una cooperativa più grossa di ex dipendenti: lo scrive l’Agenzia nazionale dei beni confiscati in merito alla vicenda dell’ex Gruppo 6 Gdo, azienda della grande distribuzione confiscata a Castelvetrano a Giuseppe Grigoli, ritenuto prestanome del boss Matteo Messina Denaro.

La cooperativa formata da sette ex lavoratori dell’ex Gruppo 6 Gdo per l’assegnazione del ramo di azienda Olio e Oliva di Castelvetrano e del comparto stagionatura formaggi, potrà gestire l’azienda: lo scrive l’Agenzia in merito alla richiesta di assegnazione dei rami di azienda o dell’intera azienda precedentemente gestiti dal fallito Gruppo 6 Gdo e oggi di proprietà dello Stato.

L’Agenzia ha appurato che non ci fossero legami di parentela e qualsiasi collegamento con la criminalità organizzata. E ha dato il via libera all’acquisizione della struttura che è fallita nei mesi scorsi lasciando senza lavoro 400 dipendenti.

Relativamente invece alla proposta che riguarda l’intera azienda emergono alcune criticità che impediscono “qualsiasi valutazione sulla percorribilità del progetto”. Non è stato infatti fornito l’elenco dei nominativi dei 70 lavoratori coinvolti “ed è impossibile conoscere eventuali situazioni di incompatibilità”.

Marianna Flauto, segretario generale Uiltucs Sicilia, ritiene “apprezzabile la disponibilità espressa dall’Agenzia dei beni confiscati sul ramo d’azienda dell’ex Gruppo 6 Gdo di Castelvetrano confiscato poiché dona una speranza a questi lavoratori. Ovviamente auspichiamo che anche il Comune esprima la stessa disponibilità concedendo l’immobile in uso gratuito, al fine di potere fare riattivare l’attività gravando di meno sui costi che i lavoratori dovranno sostenere. Resta comunque aperto il problema del resto dell’impresa, per la quale l’agenzia afferma che ci sia un’offerta ma, per esperienza, sappiamo che è necessaria una certa tempestività e che in questi casi dipende da un iter burocratico che non sempre aiuta. Ci auguriamo soltanto che anche questa volta non vengano vanificate le legittime speranze dei lavoratori e che ci sia una maggiore sensibilità ai problemi occupazionali da parte di tutti i soggetti coinvolti”.

L’Agenzia infatti ricorda nella nota che è in corso di valutazione un’offerta per l’affitto di tutta la rete di vendita disponibile con l’assunzione di tutto il personale e un ulteriore contingente di 35 ex dipendenti del bacino Cedi.

Per discuterne è stato fissato un incontro lunedì 8 settembre alle ore 16.