L’ultima spiaggia del Catania per tentare il sogno

L’ultima spiaggia del Catania per tentare il sogno

CATANIA – Tanti i significati che colorano la pelle del Catania come un tatuaggio fine-line raffinato e con un vissuto alle spalle. Domani l’ultimo appuntamento lontano dalle mura amiche contro il Sorrento, penultima gara di un campionato trascorso sulle montagne russe.

Ultima spiaggia per tentare il sogno

Esistono tanti motivi per credere che la stagione non sia terminata, basta volerlo e capire di essere ancora in tempo per quei play-off guadagnati grazie al fantastico cammino in Coppa. Nel caso in cui gli etnei dovessero aggrapparsi alla corsa Serie B, occorreranno partite giocate oltre ogni possibile ragionamento ponderato.

UNIONE – È sinonimo di gruppo. Superare gli ostacoli richiede preparazione e propensione ad affrontare qualsiasi difficoltà si presenti davanti. Il cammino del Catania in Coppa Italia Serie C si è dimostrato brillante, lontano parente di quanto fatto vedere in campionato.

LEALTÀ – Questo concetto può mettere in evidenza numerose tematiche in ambito prettamente sportivo. Sono stati cambiati troppi generali e qualche soldato è rimasto fedele a uno dei tre allenatori che si sono susseguiti da luglio fino ad oggi.

TIMORE – Di cosa? Spesso e volentieri la squadra rossazzurra è sembrata attendista e priva di idee, scenario che si è presentato come un noioso copione visto e rivisto. Soltanto una cosa rende impossibile la realizzazione di un sogno: la paura di fallire.

IDENTITÀ – Parlare con un bambino di 10 anni o una persona adulta e competente del mondo calcistico cambia poco: il Catania non ha avuto un’identità di gioco e l’arrivo di nomi altisonanti non ha di certo scoraggiato gli avversari.

MENTALITÀ – Prima o poi quelli che vincono sono gli stessi che pensano di poterlo fare. Dati alla mano, andare in svantaggio per la squadra etnea rappresenta una condanna senza vie d’uscita. Le qualità n0n mancano, così come non manca la voglia di esultare insieme ai propri tifosi… basta volerlo veramente.

AMALGAMA – Chiunque ha usato questa parola per descrivere il Catania della stagione 2023-24. Si riferisce spesso alla capacità di unire e armonizzare diversi elementi all’interno di una squadra per raggiungere il successo. Manca? Probabilmente, ma può essere trovata.

SUCCESSO – La finale vinta contro il Padova lascia ricordi bellissimi ai fortunati presenti. Per un attimo abbiamo smesso di scrivere dietro i nostri pc, il calcio giocato aveva lasciato spazio ad un clima positivamente surreale. I veri sognatori hanno immaginato uno stadio gremito che applaudiva i propri beniamini. Coraggio Catania, si possono ripetere serate come quella del 2 aprile.

PESO PIUMA – Non è facile da spiegare, ma il Catania presentato ai nastri di partenza poteva vantare di una formazione, sulla carta, in grado di giocarsela con le migliori del girone. In realtà, le grandi aspettative hanno formato un gap importante tra ciò che poteva essere ma non è stato ancora visto.

INTENSITÀ – Componente che può fare la differenza anche dal punto di vista emotivo per affrontare al meglio una gara. Un alto livello di intensità emotiva può essere evidente nell’entusiasmo con cui i giocatori affrontano la partita, nel sostegno reciproco e nell’atteggiamento positivo anche quando le cose diventano difficili. Ci si aspetta questo da loro, oltre ad una professionalità mai venuta a mancare.

ATTIMI – Mister Michele Zeoli spesso in conferenza ha voluto evidenziare alcune giocate dei suoi ragazzi per rimarcare il concetto di utilità alla causa, questo è quello che chiede per raggiungere gli obiettivi. Dagli attimi si capisce che nello sport non potrà mai esistere un momento uguale all’altro.

GIOCO – Ognuno può avere la propria idea di gioco, giusta o sbagliata che sia. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico. A volte è bello reinventarsi e trovare qualcosa di nuovo da offrire, probabilmente un tentativo è stato fatto senza sortire l’effetto sperato.

GIOCARE A CALCIO – Deve essere quella gioia, quell’allegria pura e bambinesca che il Catania dovrà portare in ogni rettangolo verde di gioco. Purtroppo l’ambiente attuale non lo permette, ma giocare con più leggerezza mentale non sarebbe assolutamente da condannare.

INDOOR E OUTDOOR – Sebbene il calcio è uno sport che si pratica all’aperto, i tifosi rossazzurri hanno dimostrato grande attaccamento alla maglia nonostante i risultati spesso altalenanti. Sia in casa che fuori, i supporter etnei sono stati capaci di generare una bolla “indoor” creando un clima favorevole al Catania.

ALLENAMENTO – L’allenamento nello sport deve trovare delle analogie con le lezioni che si svolgono a scuola. Se sei stato attento potrai mettere a frutto le competenze acquisite, contrariamente se hai pensato ad altro dovrai recuperare la spiegazione tramite gli appunti di un tuo compagno di classe. È vero che il mestiere dell’allenatore è più difficile di quello del calciatore: da giocatore pensi a te stesso, da tecnico devi prenderti cura degli altri.

Fonte foto Instagram – CataniaFC