La storia del coniglio pasquale

La storia del coniglio pasquale

ITALIA – Con l’approssimarsi della Pasqua i bambini attendono con ansia l’arrivo del coniglietto pasquale con le uova di Pasqua.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, in altri paesi con altre credenze non è necessariamente il coniglio che porta le uova, ma la volpe, la cicogna, il gallo o il cuculo.

In Svizzera, all’inizio era il cuculo che portava le uova, ma poi fu sostituito dalla leggenda del coniglietto di Pasqua nel 17esimo secolo.

Qual è l’origine della leggenda del coniglio Pasquale

In realtà, ci sono innumerevoli versioni di questa leggenda e della sua origine, ma ciò che risalta è che le uova e il coniglio simboleggiano la fertilità e la vita. Anche nel Regno Unito, la leggenda del coniglietto di Pasqua esiste ed è associata alla dea Eostre celebrata durante l’equinozio di primavera.

Cosa racconta la leggenda della dea Eostre

La leggenda racconta che, un pomeriggio di primavera, la dea Eostre, per far divertire i bambini da cui era circondata, trasformò in coniglio l’uccellino che aveva appoggiato sul suo braccio.

I bambini furono molto felici per questa trasformazionenon l’uccellino, che al contrario ne era rattristato.

I piccoli, vedendo triste l’uccellino, chiesero alla dea di ritrasformare il coniglio in volatile.

Nel frattempo era però giunto l’inverno e la dea, esausta, non aveva più le capacità per annullare l’incantesimo.

Ritornata la primavera, la dea Eostre riacquistò le proprie forze e ridiede all’uccellino la forma originale.

Per la gioia il piccolo volatile, depose delle uova colorate che regalò ai bambini e alla dea.

Articolo a cura di Agata Gamuzza