Aeroporto Falcone-Borsellino: proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della Gesap

Aeroporto Falcone-Borsellino: proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della Gesap

PALERMO – Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Falcone Borsellino di Palermo.

Le parole di Fabio Lo Monaco, Antonio Dei Bardi, Katia Di Cristina e Domenico De Cosimo

I motivi – dichiarano Fabio Lo Monaco, segretario Filt Cgil, Antonio Dei Bardi, segretario Fit Cisl, Katia Di Cristina, segretaria Uil Trasporti, e Domenico De Cosimo, segretario Ugl Ta – che hanno portato alla prima procedura di raffreddamento sono molteplici e perdurano da anni. Attengono all’assenza di confronto e risposte da dare ai lavoratori su questioni che riguardano la gestione delle risorse umane, la formazione e riqualificazione professionale, il riassetto organizzativo, la contrattazione integrativa. Da troppo tempo – sottolineano i leader sindacalisi attendono invano risposte su tali temi e sistematicamente la Gesap elude il confronto e sulla gestione del personale procede, in tanti casi, unilateralmente con disposizioni e procedure che modificano di fatto l’organizzazione del lavoro“.

Le parole dei sindacalisti e dei segretari

L’atteggiamento di disimpegno aziendale che ha spinto tanti dipendenti a cercare giustizia nelle aule di Tribunali, determinando una crescita esponenziale del contenzioso del lavoro, e altri lavoratori in un limbo professionale che ha accresciuto un clima di tensione e di diffuso malessere“.

A tutto ciòdichiarano i segretari  riferendosi all’attuazione del piano strategico di riqualificazione e gestione delle efficienze e del piano di formazione e riqualificazione professionalesi aggiunge l’incresciosa condizione per la quale Gesap disattende pure gli accordi e gli impegni sottoscritti

Le parole dei sindacalisti in conclusione

I sindacalisti in conclusione affermano che: “Adesso attendiamo una convocazione d’urgenza da parte di Gesap per un confronto e risposte di merito per i lavoratori, in assenza delle quali ci troveremo costretti ad azioni di sciopero“.