Etna, tre episodi esplosivi negli ultimi giorni: il bollettino Ingv

Etna, tre episodi esplosivi negli ultimi giorni: il bollettino Ingv

CATANIA –Discontinua e frequente attività esplosiva ai crateri sommitali eventualmente accompagnata da formazione di nubi di cenere e ricaduta di prodotti piroclastici grossolani e flussi piroclastici in area sommitale e attività effusiva sommitale con sviluppo di colate laviche“. Sono gli scenari attesi sull’Etna, dopo la recente fase di degassamento alla Bocca nuova e al cratere sud-est, con occasionale attività esplosiva impulsiva.

Lo indica il bollettino settimanale dell’Osservatorio etneo dellIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a Catania, per il quale non è “possibile escludere un’evoluzione dei fenomeni in corso verso un’attività più energetica“.

Tre episodi esplosivi negli ultimi giorni

Nel periodo in esame, dal 18 al 24 dicembre, si legge nel bollettino, l’attività dell’Etna è stata caratterizzata da un’attività di degassamento variabile alla Bocca nuova e al cratere di sud-est, mentre i crateri Voragine e di nord-est permangono occlusi, presentando un limitato degassamento prodotto da piccole fumarole. Il fenomeno è stato interrotto da tre episodi esplosivi impulsivi avvenuti il 21 dicembre alla Bocca Nuova e il 23 dicembre al cratere di sud-est.

L’impatto sull’aeroporto di Catania

L’attività termica osservata da satellite è stata generalmente di livello basso, con rare e isolate anomalie di livello moderato. La fase eruttiva non ha impattato sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.

I dati registrati nel corso della settimana

Nel corso della settimana non sono stati registrati terremoti di magnitudo pari o superiore a due. L’ampiezza media del tremore vulcanico non ha mostrato variazioni significative, mantenendosi all’interno della fascia dei valori medi. I segnali della rete di stazioni Gnss permanenti non hanno mostrato variazioni significative. Il flusso di SO2 medio-giornaliero misurato nel plume vulcanico dell’Etna dall’inizio del mese di dicembre ha indicato valori su un livello medio. I flussi di CO2 dal suolo rimangono pressoché stabili, attestandosi su valori medi.

La pressione parziale della CO2 disciolta nell’acqua della galleria drenante a Ponteferro di Santa Venerina non mostra variazioni significative al di fuori del tipico andamento stagionale.

Foto di repertorio