Ponte sullo stretto, Salvini chiede 1,3 miliardi alla Regione Siciliana: arriva lo stop di Schifani

Ponte sullo stretto, Salvini chiede 1,3 miliardi alla Regione Siciliana: arriva lo stop di Schifani

SICILIA – Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, alla presentazione del volume: “Fatti per unire. Ponti nell’arte tra Messina, Roma, Genova e il fiume Kwai”, ha sottolineato l’importanza dei finanziamenti per il Ponte sullo Stretto. “Un piccolo contributo richiesto a Sicilia e Calabria mi sembra normale, che ci mettano una piccola fiches è banale”. Il programma prevede 12 miliardi di euro per 20 km di strade e ferrovie in Sicilia e Calabria

“Non ho nessuna voglia di fare polemica”. Le parole del ministro Salvini

Il ministro afferma che: “Le grandi opere le fai perché sei convinto che portino sviluppo. Non ho nessuna voglia di fare polemica. Salvini ha poi evidenziato che è il ponte degli italiani che non solo unisce Villa San Giovanni con Messina, ma è un corridoio che unisce l’Europa ed è un ponte che la stessa Europa ci chiede da decenni”.  

“Il ponte in sé stesso, come l’abbiamo fatto, costa la metà di quello che abbiamo stanziato perché l’intera cifra di 12 miliardi prevede 20km di strade in Sicilia e Calabria e 20km di ferrovie in Sicilia e Calabria. Salvini sostiene, in più: “Se Sicilia e Calabria ci mettono, ad ora, il 10% e lo Stato il 90%, è giusto”. “Non è un’opera pubblica che unirà solo le due regioni perché tutta l’Italia ne gioverà. Per Sicilia e Calabria cambierà il mondo.

Il commento di Schifani: “Totale disponibilità ma la quota di 1,3 miliardi non è stata condivisa”

In una nota di Palazzo d’Orléans, si legge che:Il governo regionale della Sicilia ha sempre espresso totale disponibilità verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto, opera che considera strategica, e per questo la giunta si era impegnata a destinare un miliardo di euro di risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027, dandone tempestiva comunicazione al ministro Salvini con una nota del 18 ottobre. La decisione governativa per cui la quota di compartecipazione della Regione Siciliana debba essere invece di 1,3 miliardi di euro non è mai stata condivisa dall’esecutivo regionale“.

Tommaso Calderone, deputato di Forza Italia e presidente della commissione bicamerale sull’insularità, si è espresso in merito. “Ritengo inammissibile che venga posto a carico della Sicilia una ulteriore parte della somma, è inaccettabile. Si dovrebbe pensare, per principio costituzionale, a eliminare gli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità e invece si agisce al contrario, rendendo vano il grande lavoro che sta svolgendo il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, con il quale concorderò per le vie brevi, una audizione in commissione per pianificare un intervento a difesa della Sicilia e dei siciliani”.

“Schifani, se non sei capace di farti rispettare allora è chiaro a tutti che devi dimetterti”. Il commento di Cateno De Luca

“Finalmente ci siamo: il bluff del Ponte di Salvini è stato smascherato. Dopo settimane di melina, ieri è arrivato l’emendamento del governo sul ponte sullo Stretto dove viene definito che 2,3 miliardi saranno presi dal Fondo per lo sviluppo e la coesione.  Ma non è ancora finita: la gran parte di queste risorse (circa 1,6 miliardi) verranno prelevate dal bilancio di Calabria e Sicilia. A tutti gli effetti una rapina“.

Il leader di Sud chiama Nord e sindaco di Taormina aggiunge poi: “Quindi questo governo annuncia che il ponte sarà un’opera strategica per tutta l’Italia ma andrà a pagarla per una parte consistente con i soldi di Sicilia e Calabria. Soldi che così verranno tolti alla sanità, ai comuni, alle autostrade. Dimentichiamoci dunque anche l’alta velocità. Quindi tagliamo risorse alle regioni per far giocare Salvini con il suo ponte. Ma la domanda è d’obbligo: caro presidente Schifani come può essere che il governo nazionale di centrodestra che ha dentro il tuo partito, cioè Forza Italia, non t’aveva già avvertito di questo ulteriore scippo? Ma allora è vero che non conti proprio nulla. Schifani se non sei capace di farti rispettare allora è chiaro a tutti che devi dimetterti.

 

Foto di repertorio