Faisa Cisal comunica sciopero a tutela dei lavoratori di Ast spa Messina

Faisa Cisal comunica sciopero a tutela dei lavoratori di Ast spa Messina

MESSINA – I lavoratori di Ast spa – sede periferica di Messina, giovedì 07 dicembre 2023, aderenti all’organizzazione sindacale Faisa Cisal, effettueranno un’azione di sciopero di quattro ore, dalle ore 05,30 alle 06,30 e dalle ore 9,30 alle 12,30.

La vertenza è insorta a seguito della Disposizione di Servizio n.4 del 16. Agosto 2023.

Sciopero 7 dicembre

La querelle che si è sviluppata nel corso degli ultimi mesi senza uno specifico confronto di merito sulla questione (non potutosi effettuare certamente per indisponibilità dell’organizzazione sindacale), ha acuito lo scontro fra le parti ed ha esasperato ancora più gli animi dei lavoratori che tramite Faisa Cisal, hanno richiesto la revoca della Disposizione.

Da qui poi l’organizzazione sindacale è arrivata alla proclamazione di sciopero.

Faisa Cisal comunica lo sciopero

Infatti, “nonostante avessimo inoltrato formale richieste di convocazione in base alla vigente Regolamentazione Provvisoria delle prestazioni indispensabili nel settore del TPL, non ci è stata data possibilità di esperire in sede Aziendale, sia la prima fase delle procedure di raffreddamento e di conciliazione, tanto meno, la seconda fase della procedura, in sede Amministrativa“.

Come sindacato ci spiace rilevare che le regole previste dalla vigente normativa non sono state rispettate né da parte di Ast, né dalla Prefettura di Messina è di questo è stata informata la Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali, per la valutazione del comportamento“, prosegue una nota.

Quanto accaduto è grave e inaccettabile e non può essere ammesso in uno Stato di diritto, a prescindere dal fatto che se fossero state esperite le previste procedure, ‘probabilmente’, non saremmo arrivati allo sciopero di giorno 7 dicembre che va a scapito dell’utenza e delle tasche dei lavoratori scioperanti“, si aggiunge.

In conclusione: “Se fosse stato il sindacato a non avere rispettato alcune delle norme previste dalla Regolamentazione di settore, sarebbe andato incontro a pesanti sanzioni amministrative, così come gli stessi lavoratori scioperanti“.