Rapina in banca con ostaggi chiusi in uno sgabuzzino: arrestati 3 palermitani

Rapina in banca con ostaggi chiusi in uno sgabuzzino: arrestati 3 palermitani

PALERMO – I carabinieri della compagnia di Ferrara hanno arrestato sei persone, tre delle quali di Palermo, colpevoli di una rapina compiuta a Ferrara ai danni della Banca del Centro Emilia di via Porta Romana il 12 settembre 2022.

Dopo aver legato mani e piedi a 6 persone, gli ostaggi sono stati rinchiusi in uno sgabuzzino nell’ambito di un colpo studiato fin nei minimi dettagli, da evidenti professionisti del settore.Rapina in banca con ostaggi a Ferrara: arrestati 3 palermitani

Il bottino ammonta a 60mila euro in contanti e 250mila euro di gioielli e preziosi.

Le dinamiche della rapina

La direttrice della filiale, sollevata la saracinesca, è entrata nella banca alle ore 7 del mattino e ha sentito suonare l’allarme e pensava a un falso contatto.

Nel momento in cui la donna è entrata, invece, i rapinatori hanno abbattuto le inferriate poste a protezione della finestra del bagno collocata in un cortile interno sul retro della banca, tagliate la sera prima con il favore del buio.

La donna è stata aggredita da tre uomini travisati ed armati, che l’hanno immobilizzata. Stessa sorte hanno subito nei minuti seguenti due dipendenti e tre clienti, tra cui una donna incinta.

Sono stati anche privati del telefonino, con alcune fascette hanno legato mani e piedi e sono stati chiusi, insieme alla direttrice, in una stanza, per tutta la durata della rapina, terminata la quale i malviventi si sono dati alla fuga.

L’allarme è scattato alle ore 10 circa quando un altro cliente, accedendo in banca e trovandola aperta ma completamente vuota, ha chiamato i carabinieri.

I militari, intervenuti sul posto, hanno liberato gli ostaggi, tutti illesi fisicamente ma estremamente provati psicologicamente.

Tutto studiato nel minimo dettaglio

Le indagini, avviate nelle immediatezze dai militari della compagnia di Ferrara, hanno evidenziato subito come il colpo fosse stato studiato approfonditamente fin nei minimi dettagli, inducendo pertanto gli investigatori a ritenerlo opera di professionisti del settore.

I militari, analizzando le riprese delle telecamere interne alla banca relative ad alcuni giorni prima della rapina, si sono accorti della presenza di un apparente cliente protagonista di un comportamento anomalo poiché si aggirava nei locali della filiale con un cellulare impugnato in modo molto singolare: in verticale di fronte al proprio petto ed appoggiato ad un giornale, posizione congeniale per poter riprendere gli ambienti interni.

L’uomo, inquadrato da un’altra telecamera all’esterno della banca, il giorno della rapina aveva l’evidente ruolo di “palo“.

L’attività investigativa dei militari

È partendo da questo elemento che l’Arma ha avviato una prolungata ed ininterrotta attività investigativa, attraverso l’interpolazione di metodi investigativi classici e l’utilizzo di moderne tecnologie, che hanno consentito di raccogliere indizi nei confronti di quattro soggetti palermitani – tre dei quali con precedenti specifici -, ritenuti responsabili di rapina aggravata e sequestro di persona.

Quadro accusatorio pienamente avallato dalla magistratura ferrarese, che ha pertanto disposto l’arresto degli indagati. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della compagnia di Ferrara, unitamente ai colleghi competenti per territorio, a Bologna, Palermo e Trapani nelle relative case circondariali dove tre dei quattro indagati erano già ristretti per altra causa.

Sono tuttora in corso le ricerche del quarto complice, fino ad ora resosi irreperibile.

Foto di repertorio