Prima edizione di “Trezza in vela”: la Lega Navale Italiana “contempla” il Mar Ionio

Prima edizione di “Trezza in vela”: la Lega Navale Italiana “contempla” il Mar Ionio

ACI CASTELLO – Prima edizione della regata “Trezza in Vela” nello scorcio del Mare Ionio di fronte la Riviera dei Ciclopi, organizzata dalla Lega Navale Italiana di Catania, della stessa sezione di Aci Trezza e dal Circolo Nautico Lachea.

Una visione della regata dinanzi al Castello di Aci, vista dalla via Guglielmo Marconi di Aci Castello

Cos’è la Lega Navale Italiana

La Lega Navale Italiana (sigla comune Lni) è un ente pubblico non economico sotto forma di associazione, con lo scopo di sensibilizzare le tematiche in toto annesse all’ambito del mare; essa nacque nel 1897 a La Spezia per merito di Augusto Vittorio Vecchi, e da allora è sempre andata maggiormente in crescendo sul punto di vista delle adesioni, fino al giorno d’oggi in cui possiede circa 260  sezioni con decine di migliaia di soci. Essa ha svariate strutture periferiche con più funzioni, dai centri nautici  a quelli culturali nel mezzo dell’intero territorio nazionale italiano. Questo ente collabora anche con le strutture del Coni e del Cip.

Un momento concitato della regata in mare aperto

La regata “Trezza in Vela”

La regata ha visto fin dalla partenza nella mattinata ventidue imbarcazioni in mare, con le rispettive suddivisioni in classi; la competizione è stata organizzata con il supporto e patrocinio del comune di Aci Castello, mentre sull’ambito sociale è stata presente una folta delegazione dell’Acto regionale siciliano (acronimo di Associazione contro i tumori ovarici), di cui fra l’altro alcuni membri e componenti sono stati a bordo delle stesse imbarcazioni.

All’infuori dello scopo agonistico realizzato da numerosi appassionati che hanno aderito all’iniziativa, la Lni ha raggiunto lo scopo “sociale” che si era prefissata per la manifestazione: la valorizzazione dei sani principi sociali e decubertiani dello sport e la valorizzazione degli ambienti acquatici e marini, che sono parte integrante dei territori circostanti, nel caso specifico quello della Riviera dei Ciclopi del territorio castellese.