Lavoratori in nero a Ragusa, multati titolari di aziende nel settore degli imballaggi

Lavoratori in nero a Ragusa, multati titolari di aziende nel settore degli imballaggi

RAGUSA – I finanzieri del Comando Provinciale di Ragusa scoprono lavoratori in nero. I militari hanno effettuato controlli a sei società che operano nella fabbricazione e commercializzazione di imballaggi ortofrutticoli. I controlli sono stati svolti nell’ambito dell’attività di contrasto al lavoro sommerso.

I militari della Compagnia di Vittoria hanno scoperto dieci lavoratori irregolari e due lavoratori in nero, questi ultimi facenti parte di nuclei familiari che percepivano il reddito di cittadinanza in modo indebito. L’informazione su questa irregolarità è stata segnalata all’INPS per le opportune azioni.

Le attività di ispezione hanno portato a segnalare all’Ispettorato del Lavoro tre titolari di aziende. Sono state inflitte diverse sanzioni amministrative, per un totale di oltre 37mila euro.

Il lavoro nero rappresenta una piaga per l’economia. Sottrae risorse al bilancio dello Stato, danneggia gli interessi dei lavoratori che spesso sono sfruttati e crea una competizione sleale nei confronti delle imprese oneste.

Lavoratori in nero e reddito di cittadinanza

Nei giorni scorsi, in seguito agli accertamenti, i militari delle Stazioni dell’Arma di Stromboli e Vulcano hanno denunciato sei persone per truffa aggravata, poiché avevano indebitamente percepito il sussidio statale del Reddito di Cittadinanza.

Durante le indagini, è emerso che due dei percettori vivevano con le rispettive madri, che ricevevano altre fonti di reddito. Uno di loro possedeva anche diversi immobili. Gli altri quattro percettori, tra cui una donna straniera, avevano fornito informazioni false riguardanti il loro domicilio, omettendo di dichiarare la convivenza con persone che ricevevano altre fonti di reddito.

Quindi, l’inchiesta ha rivelato che l’INPS ha erogato oltre 80.000 euro in favore degli indagati. Pertanto, sono state avviate le procedure per recuperare le somme indebitamente percepite e sospeso immediatamente il sussidio.

Infine, questa azione fa parte delle misure di contrasto del comando provinciale dei Carabinieri di Messina contro l’indebita percezione del Reddito di Cittadinanza. Nel giugno scorso, i militari della compagnia di Taormina e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Messina hanno denunciato altre 39 persone che avevano illecitamente percepito il sussidio statale.