Terremoto del Belice, lo scatto di una bimba tra le macerie e 50 anni di ricerche: finalmente l’incontro

Terremoto del Belice, lo scatto di una bimba tra le macerie e 50 anni di ricerche: finalmente l’incontro

MONTEVAGO – La speranza è sempre l’ultima a morire, ma è anche grazie a determinazione, costanza e coraggio che si raggiungono risultati incredibili.

Il Terremoto del Belice del ’68

Era il 1968 quando uno degli eventi sismici più forti di tutti i tempi – nella notte tra il 14 e il 15 gennaio – sconvolse gli equilibri e la vita di una vasta aera della Sicilia Occidentale, la Valle del Belice, compresa tra Trapani, Agrigento e Palermo.

Si contarono, in quell’occasione, 90mila sfollati, interi paesi completamente rasi al suolo, danni incontenibili, innumerevoli feriti e oltre 300 morti.

Una tragedia senza fine. A darne notizia fu Piero Angela al Tg1 nella sua prima messa in onda.

La foto simbolo del sisma

Poi, nel dramma, tra le macerie, una foto di una bambina che abbraccia la sua bambola, immortalata da un giovane militare di Benevento giunto sul posto per i soccorsi.

Sconforto, dolore, ma anche tanta tenerezza e innocenza. Mentre intorno a lei c’era tanta distruzione, lei stringeva il suo giocattolo che la faceva sentire meno sola e “protetta”.

Lo scatto divenne il simbolo di quella pagina nera di cronaca, che avremmo voluto non scrivere mai.

Cinquant’anni di ricerche: dov’è la bimba?

C’è chi, però, non si è fermato a osservare quegli occhietti vispi. Milena Intorcia, sorella del militare, per cinquant’anni ha cercato ininterrottamente di rintracciare la piccola superstite, almeno per abbracciarla e conoscere gli sviluppi della sua storia.

Nel 2018 si è rivolta anche alla trasmissione “Chi l’ha visto?. E questa, senza saperlo, fu la svolta nella vicenda.

L’inaspettato incontro

Inaspettatamente, proprio qualche giorno fa, l’incontro tra le due alla presenza del sindaco. A Montevago, congiunzione astrale: Milena conosce Rita Russo, la bimba della foto, che vive adesso a Santa Margherita Belice.

La ricerca spasmodica ha dato i risultati sperati: adesso quello scatto ha un volto e un nome. La quadratura perfetta del cerchio.

“Era la mia ‘ossessione'”: le parole di Milena

La foto, da quando è entrata in casa mia, era diventata la mia ‘ossessione’. Volevo sapere che fine avesse fatto questa bambina, perché mi strappava il cuore. Nel corso degli anni ho pensato sempre di trovarla, l’ho sempre cercata inutilmente finché non sono andata a ‘Chi l’ha visto?’ 50 anni dopo. Adesso mi sono rilassata“. Sono queste le parole di Milena al Tg1.

La storia mi è sempre stata raccontata dai miei genitori. Mi hanno riconosciuto le mie sorelle che mi hanno telefonato dicendomi che mi cercavano a ‘Chi l’ha visto?’. Io non seguivo la trasmissione. Ci siamo così incontrate e siamo felici“, racconta invece Rita.

Il video del sindaco e l’emozione

Emozione anche per il primo cittadino di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo: “Da quei momenti brutti è nata una storia bellissima con una persona che per oltre 50 anni ha fatto di tutto per incontrare la bimba della foto“.

“Vedere questa emozione è stato bello e noi abbiamo voluto che quest’incontro si svolgesse al museo per non dimenticare quello che è accaduto, ma per andare avanti“, conclude.

Sorrisi sinceri, sguardi colmi di gioia, un incontro, una stretta di mano, ricordi dolorosi che riaffiorano e cuori che battono per l’emozione.

Il dolore di ieri è la forza di oggi, perché è sempre vero che “nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità” (Albert Einstein).