“Ciak: Un processo simulato … per evitare un vero processo”, l’I.C. “A. Malerba” e una giornata speciale al Tribunale

“Ciak: Un processo simulato … per evitare un vero processo”, l’I.C. “A. Malerba” e una giornata speciale al Tribunale

CATANIA – Una giornata speciale al Tribunale di Catania, giorno 29 aprile scorso: giudici, PM, avvocati, imputati e testimoni sono stati i ragazzi dell’I.C. “A. Malerba” del plesso via Velletri nell’ambito del progetto “Ciak: Un processo simulato … per evitare un vero processo”, promosso dal Presidente del Tribunale per i minorenni di Catania, dott. Roberto Di Bella e realizzato dall’Associazione “Ciak – Formazione e legalità” con l’ausilio del giudice dott.ssa Mallamaci.

I giovani hanno respirato aria di legalità all’interno del tempio della giustizia e preparati dalla prof.ssa Marcella Mancuso sotto la sapiente guida della Dott.ssa Mallamaci,  hanno simulato un vero processo penale minorile, affrontando delle problematiche molto ricorrenti tra gli adolescenti: bullismo e cyberbullismo.

La simulazione prevedeva che alla sbarra ci fossero tre giovani imputati, i quali erano accusati di avere diffuso a mezzo social foto intime di una compagna di classe minore. Il dibattimento è stato serrato tra accusa e difesa degli imputati con schermaglie processuali, cross examination dei testimoni ed esame degli imputati. Il processo si è concluso dopo una Camera di Consiglio con una sentenza esemplare che ha mirato più che a condannare a educare i Bulli nello spirito delle norme. Come ha dichiarato a conclusione del processo il giovane Presidente del Collegio, interpretato dall’alunno Crisafulli Sebastiano, “Condannare è facile, ma educare è tutta un’altra storia”.

I giovani si sono perfettamente calati nei ruoli loro assegnati e indossando con grande orgoglio la toga, simbolo di giustizia e legalità, hanno compreso il disvalore del cyberbullismo. Applauditi dai genitori, visibilmente emozionati, dal Dirigente Scolastico, dott.ssa Agata Pappalardo e dai professori: Letizia Andreozzi e Angelo Intorre, che ha interpretato il ruolo del genitore della ragazza offesa, la giornata si è conclusa lasciando nel cuore dei ragazzi una grande esperienza e sicuramente un grande insegnamento di vita.