Armi e munizioni, nel mirino un 76enne del Ragusano

Armi e munizioni, nel mirino un 76enne del Ragusano

RAGUSA – Mirato servizio finalizzato alla ricerca di armi e munizioni nell’abitazione di M. A., un uomo di 76 anni, in cui era stata notata la presenza su un terreno di numerose cartucce da caccia già esplose. Ad operare, i carabinieri di Ragusa insieme ai militari di Vittoria, impegnati in una attività di contrasto ai reati in materia di armi. Impiegato anche lo Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia, specificamente addestrato per ricerche e perlustrazioni nelle aree più periferiche e rurali.

Gli approfondimenti sulle cartucce esplose

In particolare, nel corso della settimana, sono stati svolti servizi coordinati a largo raggio tra i reparti dell’Arma operanti sul territorio vittoriese. I carabinieri, nello specifico, insospettiti da quanto rilevato in quel terreno, hanno deciso di approfondire gli accertamenti verificando che M. A. non era in possesso di alcun titolo di polizia per il porto o detenzione di armi; i militari, ritenendo pertanto ingiustificata la presenza delle cartucce esplose proprio davanti all’abitazione, hanno deciso di approfondire la posizione del proprietario dell’immobile.

La perquisizione domicilare

Ritenendo sussistenti i presupposti per esperire una perquisizione domiciliare, i militari hanno fatto accesso all’abitazione e hanno così rinvenuto, in vari ambienti dello stabile, armi e munizioni ed in particolare due fucili doppietta a “canne mozze” e a calcio ridotto, cal. 12, entrambi privi di marca e con matricola abrasa, ancorché diverse tipologie di munizionamento, anche per altri modelli di armi, il tutto illegalmente detenuto.

I carabinieri, preso atto delle armi e delle numerosissime munizioni rinvenute, esperite le formalità di rito, hanno deferito in stato di arresto in flagranza di reato l’uomo, ponendolo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che lo giudicherà sui reati di detenzione di armi clandestine, alterazione di armi, detenzione illegale di munizioni e ricettazione. Al termine del rito direttissimo per la convalida dell’arresto, l’imputato è stato sottoposto dall’organo giudicante all’obbligo di dimora nel Comune di Vittoria in attesa della definizione dell’istaurando processo a suo carico.