Lo sapevi che? 10 curiosità su Siracusa

Lo sapevi che? 10 curiosità su Siracusa

SIRACUSA – Siracusa, la città del mito per eccellenza, è una meta particolare sotto diversi punti di vista: sono tanti i punti d’interesse che, ogni anno, attraggono milioni di visitatori da tutto il mondo, affascinati dalla storia millenaria della città siciliana, patria di famosi personaggi.

Come se non bastasse, però, vi sono tanti piccoli “segreti” da scoprire: ecco, quindi, 10 curiosità imperdibili su Siracusa che, probabilmente, non conoscete. Vediamo un po’ di che si tratta.

1. Le linee nere di piazza Duomo

Partiamo la nostra carrellata dicendo subito che Siracusa è stata dichiarata dall’UNESCO – nel 2005 – Patrimonio dell’Umanità, insieme alle Necropoli Rupestri di Pantalica. Questo perché la città siciliana dispone di importanti ricchezze dal punto di vista storico, architettonico e paesaggistico.

La prima curiosità riguarda piazza Duomo, dove si possono osservare delle linee nere. Queste sono il segno grafico delle tracce di fondazione di due strutture sacre.

La più antica è l’oikos, dell’VIII secolo a.C. inglobata in un’altra del VII secolo a.C., rinvenute da Giuseppe Voza durante lo scavo fra il 1996 ed 1998.

Una lunga linea nera corre parallela al Palazzo Arcivescovile indicando una sottostante strada greca.

linee nere siracusa

2. Archimede

Non si può pensare alla città del mito senza ricollegarla ad Archimede, che formulò il principio della leva e quello idrostatico.

Ancora oggi, infatti, è ricordato per la sua esclamazione: “Eureka!“, che vuol dire “Ho trovato!”, pronunciata al momento della risoluzione dell’enigma.

Tantissimi sono i punti d’interesse di Siracusa che ricordano la sua vita, il suo passaggio o semplicemente lo omaggiano in diverso modo.

tecnoparco archimede siracusa

Tecnoparco Archimede

3. Le Catacombe paleocristiane più grandi dopo Roma

Dopo Roma, le Catacombe Paleocristiane siracusane sono assolutamente le più grandi.

I cristiani erano soliti scavare delle gallerie sotterranee dove venivano seppelliti tutti i morti per due finalità: la prima è che il cristianesimo, prevedendo la resurrezione, vietava la cremazione; la seconda è che le catacombe potevano essere usate come luogo di rifugio all’epoca delle persecuzioni romane, fino a quando il cristianesimo non divenne, nel 331, con l’Imperatore Costantino, religione ufficiale.

catacombe siracusa

4. Il Teatro Greco

Prossima curiosità su Siracusa riguarda il suo bellissimo Teatro Greco, collocato nel Parco Archeologico della Neapolis. Era il più grande dell’antichità, insieme a quello di Atene.

Il grande Epicarmo, fondatore della commedia greca, e il poeta Teocrito nacquero lì. Il Teatro, inoltre, ospitò le prime de I persiani e Le Etnee, opere di Eschilo. Vivant Denon, nel 1788, lo definiva come “uno dei più bei posti del mondo” dato che “offre lo spettacolo più grandioso e più pittoresco che ci sia“. Ancora oggi, tra l’altro, è così… come dargli torto!

teatro greco siracusa

5. Le latomie e l’Orecchio di Dioniso

Particolare è il complesso di Latomie, grotte e cunicoli del V secolo a.C. che venivano usate come prigioni. La più famosa, con un’acustica sui generis, capace di amplificare ogni tipologia di suono, è l’Orecchio di Dioniso.

Attraverso questa grotta, alta ben 23 metri, si ascoltava quello che dicevano i reclusi: la leggenda narra, infatti, che il tiranno Dionisio fosse solito rinchiudere lì i prigionieri per poi nascondersi in una parte sopraelevata per origliare indisturbato i loro discorsi.

Grazie alla fenomenale acustica del luogo, infatti, Dionisio veniva a conoscenza di informazioni importanti.

Il nome, probabilmente, fu affibbiato dal Caravaggio che si ispirò dalla forma dell’apertura della grotta che, a detta del pittore, somigliava all’orecchio di un asino.

orecchio di dioniso siracusa

6. ‘A funtana re papiri

Nel centro storico di Siracusa e, precisamente, nell’Isola di Ortigia sorge la Fonte Aretusa, decantata anche da Virgilio, Pindaro, Ovidio, D’Annunzio, Diodoro Siculo e tanti altri.

Conosciuta come ‘A Funtana re papiri, all’interno della fonte cresce il papiro che, insieme al papireto del fiume Fiumefreddo, sono gli unici d’Europa.

Spontaneamente, infatti, cresce solo in Egitto. Si tratta di un vero e proprio specchio d’acqua a cui è collegata anche la leggenda di Aretusa e Alfeo.

papireto siracusa

7. Ortigia deriva da “Quaglia”

Tutti sanno che Ortigia è il centro indiscusso della città di Siracusa, ma in pochi conoscono l’origine del nome. Questo, infatti, deriva dal termine latino Cortunix” che significa “Quaglia“.

Aleggia, però, anche una leggenda che vede come protagonista Zeus e Asteria, figlia di un titano. Il re dell’Olimpo si innamorò di lei e, mentre la donna tesseva, il Dio si trasformò in un’aquila per raggiungerla. Di rimando, però, l’esito non fu quello sperato: Asteria assunse le sembianze di una quaglia e si gettò in mare, divenendo l’Isola di Ortigia, appunto.

ortigia siracusa

8. Caravaggio e Elio Vittorini

Alla città sono legati i nomi di Caravaggio, uno dei pittori più apprezzati al mondo, e Elio Vittorini, importante scrittore del ‘900 nato proprio in Sicilia nella patria del mito. Nello specifico, nel 1608, Caravaggio giunse a

Siracusa fuggendo dal carcere di Malta. Fu coinvolto, infatti, in varie risse una delle quali sfociò nella morte del contendente di Caravaggio e che gli costò una vita intera da fuggiasco.

Proprio a Siracusa, tra l’altro, dipinse il Seppellimento di Santa Lucia, conservato gelosamente ancora oggi nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, in piazza del Duomo.

caravaggio e elio vittorini sicilia

9. “Madonnina verso il cielo”

Nella zona di piazza Duomo, alla sinistra dell’entrata della chiesa di Santa Lucia alla Badia, si trova una particolare statua chiamata “Madonnina verso il cielo“.

La scultura, che rappresenta una Madonna coronata con le braccia aperte e il volto rivolto verso il cielo, è stata installata nel 2002 da Alfredo Romano ed è posta parallela alla strada e perpendicolare al muro.

Inizialmente, la statua ha destato sgomento e critiche per la sua posizione insolita, ma col passare del tempo è stata sempre più apprezzata dai siracusani. Oggi, è diventata una curiosa attrazione della città e una meta per i turisti che vogliono scoprire le particolarità del luogo.

madonnina verso il cielo

10. La leggenda della Pillirina

Per l’ultima curiosità ci spostiamo a sud di Siracusa, a pochi chilometri, nella Penisola della Maddalena, conosciuta anche come Plemmirio o Pillirina. Plemmirio si riferisce all’Area Marina Protetta, mentre Pillirina è una grotta da cui nasce una misteriosa leggenda.

La leggenda racconta di un amore impossibile tra una giovane donna e un marinaio. Purtroppo, i genitori della ragazza non erano favorevoli alla relazione a causa del modesto stato sociale del marinaio, preferendo invece che la figlia sposasse un uomo più ricco. Tuttavia, la Pillirina e il suo amato continuavano a incontrarsi in segreto nella Grotta della Pillirina, anche chiamata La Pellegrina, su un tappeto di alghe portato dal mare. Durante le notti di luna piena, si scambiavano giuramenti d’amore e si promettevano di essere sempre insieme. Ma una notte, a causa del mare agitato, il marinaio non riuscì ad arrivare all’appuntamento. La giovane donna lo attese a lungo, sperando in una bonaccia dei giorni successivi, ma invano. Così, ferita dall’abbandono dell’amato, decise di togliersi la vita gettandosi in mare. Da allora, la leggenda narra che nelle notti di luna piena, quando i raggi di luce penetrano nella grotta attraverso un foro sulla superficie, appare l’immagine della Pillirina che attende il suo amato. I marinai che navigano nelle vicinanze vedono la sua figura, sospesa tra il ricordo dell’amore passato e la tristezza per la vita che avrebbe potuto avere.

grotta pillirina siracusa