RAGUSA – Ieri sera lungo la Strada provinciale 25 Ragusa-Mare si è verificato un incidente stradale mortale.
Secondo una prima ricostruzione, un uomo di 47 anni di origini tunisine di nome Faouzi Quazquaza è stato travolto da un’auto in transito in direzione Marina di Ragusa mentre stava attraversando la carreggiata all’altezza del chilometro 12, vicino al Poggio del Sole Resort.
Sembrerebbe che la vittima sia scesa dalla sua auto e stesse parlando al cellulare nel momento in cui è stata investita dal veicolo che sopraggiungeva. L’impatto è stato immediatamente fatale e nonostante i soccorsi, non c’è stato nulla da fare per il 47enne Faouzi Quazquaza.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e gli agenti della polizia stradale per i rilievi del caso.
L’ultimo saluto a Diego e Larissa, vittime di un incidente nel Ragusano
Il 25 febbraio, si sono svolti i funerali di Diego e Larissa, gli infermieri di Ragusa deceduti in un incidente stradale il 17 febbraio.
La famiglia di Larissa ha chiesto di non ricevere fiori, ma invece donazioni per opere di beneficenza, come ha fatto lei durante la sua vita. Inoltre, hanno chiesto di non indossare abiti neri per non oscurare il ricordo del suo sorriso contagioso.
Diego e Larissa erano una coppia di infermieri trentenni presso l’ospedale Guzzardi di Vittoria. Sono morti in un incidente stradale in cui viaggiavano su una moto di grossa cilindrata che ha impattato contro una Fiat Panda guidata da una donna di 72 anni. Diego è morto sul colpo, mentre Larissa è stata trasportata in elisoccorso a Catania, dove è poi deceduta qualche giorno dopo.
La notizia della loro morte ha sconvolto le comunità di Acate e Piazza Armerina, oltre all’ospedale Guzzardi di Vittoria, dove entrambi i ragazzi lavoravano come infermieri. Diego lavorava al pronto soccorso, mentre Larissa era impiegata in pediatria.
Gli amici e colleghi di Diego e Larissa hanno espresso la loro tristezza su Facebook. Una loro amica ha ricordato le loro avventure in giro per il mondo, mentre un’altra ha sottolineato la perdita di giovani professionisti che erano la forza motrice dell’ospedale.
Foto Franco Assenza
