Giuseppe De Felice Giuffrida “Vicerè” o “Nostru Patri”? – VIDEO

Giuseppe De Felice Giuffrida “Vicerè” o “Nostru Patri”? – VIDEO

CATANIA – Lunedì 20 febbraio 2023, nell’aula semicircolare dell’Istituto “De Felice-Olivetti” di Catania, si è tenuta un’interessante Conferenza dal titolo “Il Vicerè socialista Giuseppe De Felice Giuffrida Sindaco di Catania” con la quale si è voluta ricordare la figura del grande personaggio storico catanese, fondatore dell’Istituto omonimo.

Ha aperto i lavori la Dirigente Scolastica, Prof.ssa Anna De Francesco, che ha rivolto il proprio ringraziamento agli illustri ospiti: Avv. Paolo Marescalco, Presidente di Siciliantica; Prof. Dario Stazzone, Presidente della società Dante Alighieri di Catania; Prof. Giuseppe Astuto, ordinario di Storia delle istituzioni politiche presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Catania.

Alla presenza di studenti, docenti, associazioni culturali e giornalisti i relatori hanno delineato la figura complessa e dalle diverse sfaccettature del Prosindaco di Catania che, tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, dominò la scena politica e amministrativa della città.

La conferenza ha preso spunto dal libro pubblicato nel 2014 dal Prof. Giuseppe Astuto “Il Vicerè socialista Giuseppe De Felice Giuffrida Sindaco di Cataniache, nell’introduzione, riporta le parole della socialista Anna Kuliscioff: “De Felice è il vero Viceré; I baroni e i principi lo ossequiano, I facchini del porto lo abbracciano, gli operai delle zolfare si rivolgono a lui come al redentore, le ragazze allegre lo festeggiano al suo passaggio”.

Il popolo catanese si rivolgeva a lui con l’epiteto di “Nostru Patri”, per la sua grande attenzione verso i più poveri. Nato nel 1859 da una famiglia di umili origini, si laureò in giurisprudenza, si abilitò come procuratore legale ma non esercitò mai la professione se non quando, arrestato dal tribunale militare per reato di cospirazione contro lo stato, si difese da solo.

Considerato uno dei promotori e organizzatori dei Fasci dei Lavoratori siciliani, fu condannato a 18 anni di reclusione, per essere scarcerato due anni dopo, in seguito ad amnistia. Il “sindaco” per antonomasia, Giuseppe De Felice Giuffrida non viene ricordato qui per i suoi trascorsi democratici-anarchici-socialisti ma per l’impegno rivolto allo sviluppo della sua città con un programma archeologico e turistico, urbanistico e commerciale che le restituisse decoro e ricchezza. Nel 1907 fece allestire a Catania, al pari delle più grandi città europee, la mostra internazionale dell’Agricoltura presso l’allora Piazza d’Armi, conosciuta poi con il nome di Piazza delle Esposizioni, oggi Piazza Giovanni Verga.

Istituì i primi forni municipali per i più bisognosi, difese gli interessi commerciali e imprenditoriali con sgravi fiscali e finanziamenti alle imprese; il tutto per trasformare Catania in una delle città più moderne della Sicilia Orientale. Volle, inoltre, istituire una scuola ad indirizzo commerciale. Nel 1910 vennero reperite le somme e nel 1919, come risulta da una delibera della Camera di Commercio, fu fondato l’Istituto Tecnico Commerciale che porta il suo nome e che, nel corso della sua storia centenaria, si è sempre distinto per la capacità di cogliere e rispondere ai cambiamenti e alle attese del bacino territoriale di riferimento.

Alla fine della conferenza tutti gli ospiti, guidati dagli studenti del comitato di accoglienza e dai docenti del comitato eventi, hanno potuto visitare ed ammirare il prestigioso Palazzo storico di Piazza Roma, sede dell’Istituto “De Felice-Olivetti”, opera di Francesco Fichera, grande architetto del liberty e déco.

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