Stralcio delle cartelle esattoriali, un Comune della Sicilia dice “NO”

Stralcio delle cartelle esattoriali, un Comune della Sicilia dice “NO”

ITALIA – Saranno automaticamente annullati i debiti tributari, affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 e di importo residuo fino a 1.000 euro. Lo prevede l’articolo 1, commi 222-230, della Legge di bilancio 2023.

Il 31 marzo 2023, il giorno da cui sarà effettivo lo stralcio, saranno cancellati senza alcuna richiesta dei contribuenti. L’importo a cui fare riferimento deve essere comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni.

Situazione diversa invece per i carichi affidati all’agente della riscossione dagli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, che potranno essere annullati con riferimento esclusivo alle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, di sanzioni e di interessi di mora.

A questi enti è consentito anche di non applicare lo stralcio, se adottano un provvedimento ad hoc e se lo comunichino all’agente della riscossione entro il 31 gennaio 2023.

Per quanto riguarda le sanzioni per violazioni del Codice della strada e le altre sanzioni amministrative, l’annullamento si applica limitatamente agli interessi e non opera con riferimento alle sanzioni e alle somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.

Palermo dice “no” allo stralcio delle cartelle

Il Comune di Palermo non aderisce allo stralcio parziale delle cartelle fino a 1000 euro, relative agli anni 2000 – 2015, previsto dalla finanziaria Meloni. I cittadini non potranno, dunque, usufruire automaticamente dello stralcio degli interessi e delle sanzioni. Una scelta, quella della Giunta Lagalla che, come abbiamo fatto rilevare nel corso del dibattito d’aula, non è motivata da alcun dato oggettivo che ne dimostri la convenienza per le casse del Comune e per i cittadini. Una grave carenza istruttoria della proposta di delibera che ha causato più volte il rinvio del Consiglio comunale per superare le divisioni interne alla maggioranza. Davanti all’improvvisazione della Giunta, nell’impossibilità di valutare l’effettivo impatto sulle casse dell’Ente e a fronte dei prevedibili svantaggi per i cittadini che, per avvalersi dello stralcio, saranno gravati da adempimenti burocratici e dei relativi costi, non potevamo che decidere di astenerci“. Lo dichiarano le consigliere e i consiglieri del Pd, di Progetto Palermo e del Movimento 5 Stelle.

L’approvazione del diniego dello stralcio parziale dei crediti vantati dagli Enti Locali è la conferma del percorso irreversibile di risanamento dei conti del Comune di Palermo. Con questo ulteriore atto, fortemente voluto dall’Amministrazione Lagalla e dal vicesindaco Varchi, l’Ente non rinuncerà a somme legittimamente vantate, ma allo stesso tempo sul cittadino non graverà nulla di più di quanto dovuto come sorte capitale, in virtù della riconosciuta possibilità di stralcio di interessi e sanzioni attraverso l’adesione a forme agevolate di pagamento con la c.d ‘rottamazione quater’.

Sorte capitale che sarebbe comunque dovuta dal cittadino, perché la norma nazionale non prevede lo stralcio totale delle cartelle relative ai tributi locali. Inoltre, in Consiglio è stato approvato un ordine del giorno, su iniziativa dei gruppi di maggioranza, con il quale si impegna l’Amministrazione, da un lato, ad assumere ogni pertinente misura affinché il cittadino possa essere accompagnato a un proficuo utilizzo del cassetto tributario e delle procedure per le definizioni agevolate delle posizioni pendenti, dall’altro, a porre in essere ogni necessaria e utile azione volta ad aumentare la riscossione dei tributi in città, l’origine di tutti i problemi e condizione negativa che abbiamo ereditato.

Un pacchetto di misure che coniuga rigore e comprensione. Si consolida, così, passo dopo passo, la credibilità dell’Amministrazione davanti alla Città e ai cittadini, soprattutto fa presentare a testa alta Palermo in fase di sottoscrizione dell’Accordo con lo Stato per salvare i conti e ridare servizi alla città“.

Lo dichiarano i capigruppo di maggioranza a Sala delle Lapidi Domenico Bonanno (Democrazia Cristiana), Gianluca Inzerillo (Forza Italia), Giuseppe Milazzo (Fratelli d’Italia), Dario Chinnici (Lavoriamo per Palermo) e Alessandro Anello (Lega – Prima l’Italia).
Foto di repertorio