Catania: mobilità sostenibile? Futura realtà

Catania: mobilità sostenibile? Futura realtà

CATANIA – “La società SAC, insieme con l’autorità portuale e le ferrovie dello stato unite verso un unico obiettivo: il miglioramento della condizione infrastrutturale del capoluogo etneo”. Si è mostrato positivo e ottimista il primo cittadino catanese Enzo Bianco, nel recensire l’incontro di sabato scorso con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, in occasione della conferenza sulla mobilità sostenibile a Catania.

Sono tre i progetti “di imminente realizzazione”, che dopo tanti anni di attese e promesse disattese, sembrano far tornare la speranza ai tanti catanesi che, giorno dopo giorno, risentono dei problemi in ordine ai trasporti cittadini.

Entro un anno infatti verranno inaugurate altre tre tratte della linea metropolitana: quella di corso Sicilia, piazza Stesicoro e quella che collega la zona del Borgo a Nesima. Grazie alla esistenza di fondi europei già stanziati, inoltre, sembra che presto da Catania centro si potrà raggiungere l’aeroporto tramite la linea ferroviaria che farà tappa a trenta metri da Fontanarossa. In aggiunta anche il porto verrà “messo in sicurezza”  in senso antisismico perché, prendendo spunto dagli ultimi fatti di cronaca internazionali, come ha dichiarato il commissario dell’autorità portuale di Catania Cosimo Indaco, “Il Nepal non è così lontano da noi”.

“Il capoluogo etneo come esempio di sinergia e cooperazione tra i diversi enti di trasporto”. Sono queste le parole con cui ha commentato i progetti esposti il ministro Delrio. Si tratta quindi di un momento che lascia presagire grandi novità come quella dell’estensione della linea metropolitana a quarantacinque chilometri che correranno al di sotto del centro e dell’hinterland catanese. Com’è ben noto, inoltre, la classificazione degli aeroporti dipende dalla condizione dei collegamenti di cui esso dispone e conclude Bianco “la speranza è che quello catanese possa tornare a splendere fra i più efficienti del mondo”.