Paura in carcere, detenuto chiede di uscire dalla cella per chiamare i familiari e con la “scusa” aggredisce agente

Paura in carcere, detenuto chiede di uscire dalla cella per chiamare i familiari e con la “scusa” aggredisce agente

PALERMO – Ancora aggressioni in carcere ai danni di agenti di polizia penitenziaria di Palermo. Il nuovo episodio è avvenuto nel carcere Ucciardone di Palermo, dove un detenuto straniero ha aggredito un agente scelto di 30 anni.

A denunciare l’accaduto è Maurizio Mezzatesta, segretario provinciale del Cnpp, sindacato della polizia penitenziaria: “Il detenuto, dopo aver chiesto di uscire dalla cella per recarsi a telefonare ha strattonato violentemente l’agente sbattendolo sul cancello e tentando di strappargli le chiavi della sezione. Dopo ha cercato di colpirlo con una lametta, ma per fortuna l’agente ha schivato il colpo“.

L’agente è stato portato al Pronto Soccorso dell’ospedale Civico per le cure mediche del caso.

Qualche giorno fa, tra l’altro, si sono verificate altre due aggressioni denunciate dal coordinamento nazionale polizia penitenziaria. Gli agenti al centro del mirino, entrambi di 54 anni, erano in servizio nel carcere Ucciardone.

Nello specifico, un detenuto straniero si rifiutava di entrare nella zona di passeggio o risalire nuovamente al piano e senza alcun motivo ha aggredito con pugni al volto l’agente. Un secondo agente è intervenuto per riportare la calma ma a sua volta è stato colpito con dei pugni al volto.

Gli uomini della penitenziaria non sono carne da macello e non vengono pagati per farsi picchiare“, commenta il capogruppo della Lega al Comune di Palermo Igor Gelarda.

Foto di repertorio