Maltempo a Catania, le imprese chiamano il Prefetto. Costanzo (Cidec): “Indennizzi immediati!”

Maltempo a Catania, le imprese chiamano il Prefetto. Costanzo (Cidec): “Indennizzi immediati!”

CATANIA – Imprese in ginocchio, economia azzerata specialmente nei mercati all’ingrosso, negozi allagati in centro, zona industriale bloccata per l’ondata di maltempo abbattutasi a Catania e provincia che fa registrare ingenti danni.

Questa è l’analisi fatta dal segretario confederale della Cidec Lorenzo Costanzo che afferma: “I danni nei negozi allagati sono ingenti, merce da buttare, mezzi e impianti da ricomprare, non è da meno nelle attività agricole dove sembra sia stato azzerato tutto, il bestiame in serio pericolo, i raccolti di frutta e verdura, ortaggi e agrumi dimezzati. Infine molti quartieri sono allagati, famiglie senza casa e con poche speranze di tornarci a breve.

Bisogna avere la certezza una volta per tutte – continua Costanzo – che le istituzioni non abbandonino questa città e le loro imprese! La gente è esausta: dopo il lookdown causa pandemia, sabbia dell’Etna, cicloni, cosa si deve aspettare ancora prima di intervenire? La Prefettura chieda al premier Draghi che vengano subito richiesti i fondi – dice Costanzo – per lanciare il primo segnale di aiuti reali, e sospendere in tutta la provincia Etnea i pagamenti dei tributi in scadenza rinviandoli a gennaio per dare un po’ di ossigeno alle attività; e cominciare a studiare, facendo prevenzione prima dell’inizio delle piogge, gli interventi di pulitura di torrenti, strade e cordoli per evitare le disastrose alluvioni a cui stiamo assistendo.

La zona industriale è in ginocchio! Il fiore all’occhiello dell’imprenditoria siciliana, ha il suo tallone d’Achille nelle infrastrutture viarie, e mostra la sua fragilità proprio in queste situazioni meteorologiche che ormai non sono più una rarità ma la costante di ogni anno, e sorprende come nessun politico ad oggi abbia avuto la lungimiranza di proporre un ‘vero’ piano di risanamento e sviluppo. Tutto è fermo agli anni ’70!

I cittadini e le imprese che con coraggio investono nella città meritano una nuova politica, che non può più girarsi dall’altra parte appena sorge il sole“.