Palermo: Amat, possibili tagli alle linee urbane

Palermo: Amat, possibili tagli alle linee urbane

PALERMO – Con l’annuncio dei nuovi tagli previsti dalla finanziaria regionale al settore trasporti che ammontano all’incirca a due milioni di euro, l’Amat studia l’eventuale riorganizzazione delle linee dei propri autobus, con una riduzione dei chilometri coperti ogni anno per le vie di Palermo da 24 a 11 milioni, e una previsione di copertura di altri 3 milioni su rotaie. In attesa del via libera all’attivazione del sistema tranviario previsto per l’imminente estate, negli uffici dell’azienda di via Roccazzo n.77 che, dal 1964 trasporta palermitani e non a spasso per il capoluogo siciliano, si studiano soluzioni.

Due sembrano le possibili alternative: ridurre la periodicità dei mezzi o tagliare alcune tratte, ad esempio quelle sovrapposte e quelle che verranno servite dai nuovi tram. Possibile anche una diminuzione del numero di passaggi di autobus in periferia, dove dovrebbe essere il sistema integrato tram-metro (previsto a regime non prima del 2017) a garantire gli spostamenti ai cittadini.

Intanto non mancano le polemiche dopo l’incontro di ieri tra il Cda dell’Amat con i Cobas di settore rappresentati dal segretario regionale Antonino La Barbera e le sigle sindacali Uil, Ugl e Cisal (rispettivamente coi segretari Giuseppe Governale, Corrado Di Maria ed Emanuele Giannilivigni) che sono la voce di circa 1700 dipendenti Amat pari al più del 50%. Assenti invece Cgil, Cisl e Orsa.

Sul tavolo di discussione la proposta di riparare con acquisti mirati una quarantina di vetture, il riordino dell’officina, l’individuazione dei capi deposito, il pericolo, sottolineato anche dal deputato regionale Mariella Maggio, di penalizzare residenti di diverse zone del capoluogo siciliano. Nell’attesa di nuovi sviluppi, la già compromessa viabilità cittadina palermitana che per via anche dei lunghi lavori legati, è il caso di dirlo, a un vero e proprio “tram tram” quotidiano, è giunta quasi al collasso, sembra prossima a una ulteriore fase di regressione proprio in vista della nuova stagione turistica.

Claudia Randisi