Israele, 152 morti nonostante doppia dose Pfizer e positivi in aumento. Il primo ministro: “Vaccino più debole contro la Delta”

Israele, 152 morti nonostante doppia dose Pfizer e positivi in aumento. Il primo ministro: “Vaccino più debole contro la Delta”

ISRAELE – Arrivano importanti aggiornamenti relativi all’emergenza Covid-19. Secondo un nuovo rapporto da Israele, il vaccino Pfizer-BioNTech COVID-19 è “più debole” contro la variante indiana Delta” di quanto i funzionari sanitari avessero sperato.

A dare la notizia è stato il primo ministro Naftali Bennett che ha tenuto ieri una discussione sul Coronavirus con il suo gabinetto al Kirya di Tel Aviv.

Israele mesi fa guidava il mondo intero nella corsa ai vaccini, vaccinando il 61% della sua popolazione con il vaccino Pfizer-BioNTech, ma ora sta affrontando un’impennata dei casi e purtroppo anche di vittime. Giovedì, il tasso di positività al test è stato dell’1,52 %, che rappresenta il numero più alto da marzo.

A partire dal 6 giugno, quindi, secondo il governo israeliano, il vaccino fornisce una protezione del 64% contro l’infezione della variante

Al momento, si sta diffondendo l’idea che la capacità protettiva dei vaccini esistenti contro la mutazione Delta sia più debole di quanto sperato“, ha detto Bennett. “Non sappiamo esattamente fino a che punto il vaccino aiuti, ma è significativamente inferiore. Speriamo tutti di vedere un rallentamento, ma i fatti al momento sono che non c’è nessun rallentamento, non qui e non nel mondo“.

Ma non solo, altra notizia, forse la più preoccupante sarebbe che 152 persone pare siano decedute nonostante avessero ricevuto doppia dose dal vaccino Pfizer. Tutte le vittime condividevano un’età avanzata, comorbilità e un sistema immunitario indebolito. A fare tale scoperta è stata Università Samson Assuta Ashdod e l’Università Ben Gurion.