CATANIA – L’Etna continua a regalare spettacolo. Nella serata di ieri, è andato in scena un nuovo parossismo, che ha generato fontane di lava alte oltre 500 metri e una colata lavica. Spettacolo sì, ma anche disagi per alcune località pedemontane, interessate ancora una volta dalla ricaduta di cenere.
L’ampiezza del tremore vulcano (costantemente consultabile sul sito dell’INGV a questo link) ha cominciato ad aumentare dalle 17,30 del pomeriggio, attestandosi inizialmente su valori medi. Alle 20, sono stati raggiunti i valori alti e dalle 20,37 sono iniziate le fontane di lava, immortalate da diversi scatti che, rapidamente, hanno fatto il giro dei social.
L’Etna vista da Regalbuto (Enna) – Foto di Cinzia Labruna
Le sorgenti del tremore sono state localizzate in prossimità del cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2.8 chilometri sul livello del mare. Si tratta del terzo evento eruttivo negli ultimi quattro giorni.
Al momento, dopo la rapida discesa, il tremore vulcanico si attesta su valori bassi. L’attività esplosiva è cessata, lasciando spazio solo a emissioni di fumo dai crateri interessati dalla nuova eruzione.
Il parossismo non ha causato disagi all’Aeroporto Vincenzo Bellini di Catania, rimasto normalmente operativo.
Fonte foto: INGV
Fonte immagine in evidenza: Orazio Valenti
