Pignataro: “Tagli hanno causato -15% di iscrizioni”. Crocetta: “Colpa dei precedenti governi”

Pignataro: “Tagli hanno causato -15% di iscrizioni”. Crocetta: “Colpa dei precedenti governi”

CATANIA – Grande partecipazione da parte di autorità locali, che hanno preso parte al dibattito tra il governatore della Regione, Rosario Crocetta, e il rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro, in merito ai tagli fatti dalla Regione all’università pubblica.

Un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’ultima grande tragedia del mare, e si parte. Ad iniziare il dibattito è proprio il rettore Pignataro che mette a nudo la crisi che stanno vivendo gli atenei siciliani, ed in particolar modo quello catanese, a causa del grande calo di iscrizioni. 

Dati allarmanti, come afferma il rettore, che evidenziano come negli ultimi 5 anni “In Italia il brusco calo di immatricolazioni sia attestabile all’8%, mentre, in Sicilia e nello stesso periodo, ovvero tra il 2008 e il 2013, questa percentuale quasi raddoppia, dato che si parla di un 15%. Numeri che, sicuramente, hanno come causa principale la grave realtà economica che è presente sul territorio, ma che sono dovuti anche agli innumerevoli tagli che colpiscono il sistema pubblico dell’istruzione, come in nessun altro comparto. Oltre a questo, sono sempre di più gli studenti  che preferiscono iscriversi ad atenei non siculi“.

Nonostante la grave crisi che affrontano le Università siciliane, Pignataro, dimostrandosi ottimista, ha voluto sottolineare come l’università possa dimostrarsi, per i propri laureati, un valore aggiunto in termini di qualificazione, professionalità e gratificazione economica. 

Inoltre ha voluto ribadire come “gli atenei riescono a mettere a disposizione delle istituzioni e del territorio siciliano il proprio bagaglio di competenze e le infrastrutture di ricerca, oltre ai risultati raggiunti da settori d’eccellenza come la biomedicina, l’agroalimentare, l’innovazione tecnologica e i beni culturali, al fine di aiutare il governo siculo a creare condizioni di sviluppo per la Sicilia”.

Argomento molto delicato, al quale Crocetta ha dapprima risposto adoperando il solito “scarica barile”, salvo poi proporre una possibile, ma alquanto ipotetica, soluzione, ovvero quella della nomina di una giunta regionale dedita al problema.

Purtroppo ho ereditato una pesantissima situazione dai precedenti Governi regionali, con buchi di bilancio molto gravi. A questo si devono aggiungere i tagli di Roma (circa 3 miliardi di euro negli ultimi 3 anni) che penalizzano tutte le attività della Regione, comprese le politiche legate alla formazione e all’istruzione universitaria, che restano però al centro della nostra attenzione in quanto alla base dello sviluppo culturale ed economico della nostra Isola“.

Tra i progetti futuri – ha aggiunto il presidente – c’è quello di riunire la giunta regionale con i rappresentanti degli Atenei siciliani per creare un tavolo tecnico e decidere insieme le priorità politiche”.